rec | Aprire Un Bar https://aprireunbar.com Come aprire un bar o un locale: informazioni, suggerimenti e segreti per diventare un gestore di successo! Mon, 12 Apr 2021 11:19:09 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.0.9 Tutte le Info e le Sedi per il Corso SAB a Milano https://aprireunbar.com/2020/01/16/tutte-le-info-e-le-sedi-per-il-corso-sab-a-milano/ https://aprireunbar.com/2020/01/16/tutte-le-info-e-le-sedi-per-il-corso-sab-a-milano/#respond Thu, 16 Jan 2020 07:31:34 +0000 https://aprireunbar.com/?p=17414 Nella capitale economica d’Italia i locali non mancano, e non mancano nemmeno le sedi dove fare il corso per somministrazione alimenti e bevande a Milano. […]

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Nella capitale economica d’Italia i locali non mancano, e non mancano nemmeno le sedi dove fare il corso per somministrazione alimenti e bevande a Milano. Vediamole.

Per qualcuno è ancora il corso ex Rec, per qualcuno si chiama per esteso: corso per somministrazione alimenti e bevande, qualcuno infine lo chiama con la sigla che lo identifica fin da quando è stato creato (nel 2010): corso SAB.

Anche in Lombardia per aprire un bar è necessario avere i requisiti professionali o un attestato SAB
Anche in Lombardia per aprire un bar è necessario avere i requisiti professionali o un attestato SAB

Nel nostro blog abbiamo dedicato molto spazio a questo corso obbligatorio per l’apertura locali; o meglio, difficile dire che è obbligatorio. Diciamo che la legge ci chiede di indicare sulla SCIA se noi siamo in possesso di requisiti professionali, cioè se siamo in grado di fare il mestiere che sarebbe inerente la nostra attività, se e come abbiamo imparato a farlo. Il possesso di questi requisiti può essere ottenuto in vari modi, perfino tramite altre persone. Abbiamo riassunto questi modi in un post che ne parla nel dettaglio e che trovate qui. Li abbiamo comunque riassunti anche qui sotto, che non fa mai male!

  • Avendo lavorato per almeno due anni anche non continuativi, negli ultimi cinque anni, presso aziende attive nel settore alimentare o della somministrazione in qualità di dipendente qualificato (spesso viene richiesto il 4° livelllo) come socio lavoratore o come collaboratore familiare (comunque iscritto all’INPS)
  • Aver conseguito un diploma di scuola secondaria superiore o di laurea, anche triennale, o di altra scuola ad indirizzo professionale, purchè nel corso di studi siano previste materie attinenti la gestione, preparazione commercio e somministrazione degli alimenti.
  • Avendo un attestato ex REC, in pratica il vecchio SAB (al contrario dell’HACCP il REC/SAB dura per sempre)
  • Avendo (in alcune regioni è ancora possibile) un preposto,  diciamo un prestanome che ci “presti” i suoi requisiti professionali. 

Se non possiamo certificare i requisiti professionali in nessuno di questi modi, saremo chiamati invece ad iscriverci ad un corso SAB. Questi corsi sono strutturati con lunghezze variabili in Italia, per esempio, nel momento in cui scriviamo la durata del corso sab in ore è di:

  • 130 ore in Lombardia
  • 100 ore in Emilia
  • 120 ore in Lazio 

Qui sotto entreremo in maniera più diffusa sul programma di questi corsi, adesso entriamo però nello specifico del corso SAB in Lombardia. 

CORSO SAB A  MILANO: PROGRAMMA

Cominciamo innanzitutto a vedere i programmi richiesti dai corsi di somministrazione alimenti e bevande in Lombardia. Anche questi programmi, come la durata oraria del corso può cambiare da regione e talvolta perfino dalla zona. Quello che proponiamo qui sotto è inerente il corso SAB a Cremona, strutturato da ASVICOM, ma può essere considerato esemplificativo per tutta la regione.

  • Contabilità aziendale: fatture, scontrini, corrispettivi etc.
  • Tecnica commerciale: gestione delle varie forme di impresa e dell’area finanziamenti bancari e non. 
  • Gestione d’impresa: fornire elementi necessari ad analizzare l’andamento della propria attività imprenditoriale.
  • Marketing operativo: analizzare la propria azienda sul mercato di riferimento.
  • Normativa fiscale e tributaria: fornire informazioni in merito alle varie regole tributarie e ai vari adempimenti fiscali.
  • Contrattualistica del lavoro: regolamenti e leggi sul lavoro.
  • Il sistema pensionistico: fornire informazioni relative ai vari sistemi contributivi obbligatori.
  • Tecniche di Marketing.
  • Customer Satisfaction.
  • Customer Relationship Management.
  • Merceologia Alimentare.
  • Responsabilità civili, penali e amministrative relative al commercio di alimenti e bevande
  • La normativa alcoolici

Come vedete si tratta di un programma vasto e articolato su diverse aree, da quella contabile a quella finanziaria fino a quella del marketing trattato in maniera (sembra) molto approfondita e perfino al rapporto con i dipendenti e la loro TFR. 

Sorprende semmai che poco spazio venga dedicato al “saper fare” vale a dire allo sviluppo di quelle competenze e abilità che, da sole, dovrebbero portare un cliente ad entrare nel bar. Non dimentichiamoci infatti (sembra banale ma spesso succede) che un cliente entra in un bar e in un locale per mangiare e bere, anche se la qualità di cibi e bevande sarà solo una parte di una esperienza più vasta.

Esperienza a cui contribuisce moltissimo anche il saper fare. Se noi sappiamo fare un bellissimo cappuccino con la latte art il nostro cliente percepirà e ricorderà il nostro prodotto con molto più piacere rispetto al cappuccino del bar accanto, magari sormontato da bolle di latte enormi stile bagnoschiuma!

Purtroppo nel programma dei corsi  per attestato SAB pochissimo tempo viene dedicato al saper fare...
Purtroppo nel programma dei corsi per attestato SAB pochissimo tempo viene dedicato al saper fare…

In questi corsi SAB o ex REC invece non impariamo quindi a fare il cappuccino, e non impariamo a fare praticamente nulla; di fatto questa branca del mestiere, il “Saper fare” è ignorato in tutti i  corsi di questo tipo che abbiamo potuto valutare (forse perchè mancano le strutture attrezzate per fare pratica). 

C’è da dire però che nei programmi dei corsi che portano all’attestato ex rec si trova almeno la voce “merceologia” vale a dire le ore dedicate a conoscere i prodotti che dovremo poi valutare, scegliere e proporre ai nostri clienti. Sorprende anche in questo caso pensare che dovremo approfondire questa importante sezione senza poter cucinare, preparare e quindi assaggiare i prodotti di cui stiamo parlando, ma se così è…

CORSI SAB A MILANO: LE SEDI E IL COSTO

Una volta capito cos’è un corso somministrazione alimenti e bevande, chi deve farlo e quali sono i programmi, vediamo di capire meglio anche dove e come farlo, facendo una lista delle strutture che propongono il corso REC (nuovo SAB) a Milano nel 2020. Successivamente andremo a vedere anche le strutture che propongono di far ottenere l’attestato rec online.

Naturalmente prezzi e modalità dei corsi riportati qui sotto possono cambiare così come cambiano gli orari dei corsi, che talvolta sono proposti il pomeriggio o addirittura in mattinata e talvolta sono proposti in orario serale, per chi è impegnato durante il giorno. Suggeriamo quindi di controllare orari, prezzi e disponibilità dei corsi sul sito della agenzia formativa. La lista proposta qui sotto non è sicuramente esaustiva, e ci scusiamo con le strutture che non abbiamo incluso.

ENTE SEDECOSTO (a gennaio 2020)SITO INTERNET
Formaprof  Milano e monza450€www.scformaprof.it
ReconsultingMilano540€www.reconsultingsrl.
ICAFMilano792€www.istitutoicaf.it
Target SolutionMilano, Bergamo, Brescia, VareseN/Dwww.targetsolution.it
CorsidiaMilano792€https://corsidia.com/corsi-sab-milano
Risorse ItaliaMilano550€www.risorseitaliasrl.it
ConfesercentiMilano549€www.confesercentimilano.it
CAPACMilano552€www.capac.it
SFIAMilano700€www.sfia.it
Studio SanninoMilano480€www.studiosannino.it

E OTTENERE UN ATTESTATO REC ONLINE? 

All'estero non esiste un sistema come quello SAB, ci sono altri percorso professionali.
All’estero non esiste un sistema come quello SAB, ci sono altri percorso professionali.

Per alcuni (per molti) svolgere un corso rec così lungo in aula è complicato, la giornata è stretta le cose da fare sono molte e spesso più divertenti dello stare in aula. La soluzione potrebbe essere quella del corso REC (ex rec, SAB, Somministrazione alimenti e bevande) su internet, potendo così prendere l’agognato attestato sab online. Ma si può fare? 

Abbiamo fatto diverse ricerche sui regolamenti comunali delle varie aree della Lombardia; in generale viene evidenziato che il corso è valido se il partecipante è presente in aula almeno l’80% del tempo. In altri regolamenti, come questo documento del comune di Lodi, non è così chiaro se le ore previste devono essere spese in aula o di fronte ad un software che può verificare, tramite continui piccoli test, la presenza o meno dello studente di fronte al computer. Nel dubbio, come sempre, non resta che chiedere, alla Camera di Commercio della propria zona, se ritengono che sia valido il corso somministrazione alimenti e bevande online.

Se sì, mettiamo qui sotto una piccola lista, sicuramente non esaustiva, delle strutture che offrono il corso ex REC online in Lombardia.

ENTE DURATACOSTO (a gennaio 2020)SITO INTERNET
Corso
sab
online
120h (non sappiamo se valido in Lombardia) si tiene
in Puglia
510€corso-sab-online.com
Microdesign130h, parte in aula, parte
online, parte di tirocinio
380€ (ma promosso gratuito)https:/lnx.microdesign.tv
E-Skills130€N/Dhttps://private.e-skill.it/
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COS’È IL PIA, PERCORSO INTEGRATO ASSISTITO, E LE SUE DIFFERENZE DA REC E SAB https://aprireunbar.com/2013/05/13/cos-il-pia-percorso-integrato-assistito-le-sue-differenze-da-rec-sab/ https://aprireunbar.com/2013/05/13/cos-il-pia-percorso-integrato-assistito-le-sue-differenze-da-rec-sab/#comments Mon, 13 May 2013 15:37:46 +0000 http://aprireunbar.com/?p=5309 Un’altra forma di corso per l’apertura di un locale, come il corso SAB o l’ex REC? Il percorso PIA della regione Lazio promette di essere […]

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Un’altra forma di corso per l’apertura di un locale, come il corso SAB o l’ex REC? Il percorso PIA della regione Lazio promette di essere molto di più, con, al termine del corso, un percorso di assistenza prima e dopo l’apertura del bar o del pub.

 

Il PIA è il sistema di ottenimento dei requisiti per l'apertura bar in Lazio

Il PIA è il sistema di ottenimento dei requisiti per l’apertura bar in Lazio

Come sappiamo bene, fra i requisiti per l’apertura di un locale, sia esso un ristorante, bar o pub, ci sono quelli personali definiti professionali; questi si espletano o avendo avuto esperienze professionali precedenti (aver già lavorato almeno due anni negli ultimi cinque) o all’aver frequentato alcuni percorsi di studio o, ancora, partecipando ad un corso che una volta veniva definito corso REC, che adesso, nella maggior parte delle regioni è il corso SAB, ma non in Lazio, dove ha trovato un nome è una formula del tutto diversa.

Il nome è perfino simpatico: PIC, che poi diventa percorso integrato assistito; la formula invece esce dal classico schema di corso in aula, che rappresenta solo la prima parte del percorso, mentre la seconda parte prevede una consulenza che si protrae prima e dopo l’apertura del corso.

Andando nel dettaglio abbiamo spulciato il programma del percorso PIA organizzato dalla Confcommercio di Roma, ma anche quello di altri enti e di altre associazioni di categoria sembra del tutto identico, la differenza, come spesso in questi casi, la fanno i docenti.

Il percorso in questione è articolato in un corso in aula di 92 ore in cui si parla di normative e di fiscalità, di manipolazione e merceologia degli alimenti (il corso HACCP è integrato –e questa è una buona notizia- al percorso PIA) e perfino di marketing.

Fatto il corso ci si sottopone ad un esame, che, se superato permette di ottenere quattro certificazioni.

  • Quella per dell’attività di commercio alimentare e di somministrazione (il requisito che cercavamo)
  • L’HACCP
  • Sicurezza sui luoghi di lavoro
  • Competenze antincendio.

In pratica il 92 ore abbiamo assolto a tutti i corsi obbligatori, non male.

A questo punto inizia la seconda parte, la fase di supporto all’apertura, fra i servizi offerti da Confcommercio troviamo:

  • gestione aziendale, fiscale ed amministrativa;
  • diritto civile, commerciale, amministrativo e penale;
  • credito e finanza per l’impresa e accesso ai finanziamenti agevolati posti in essere da Regione, Stato e Unione Europea;
  • gestione del personale e rapporti di lavoro: costituzione, conduzione e risoluzione;
  • adempimenti normativi obbligatori, quali l’adeguamento alle disposizioni del D.Lgs. 81/08, all’attuazione delle direttive comunitarie in materia di igiene dei prodotti alimentari (HACCP);
  • sistemi di gestione della qualità e dell’ambiente ISO 9000/VISION 2000, 9002, EMAS, ISO 14000.
  • l’istruzione e la presentazione delle pratiche presso le Amministrazioni pubbliche competenti, necessarie all’avvio della attività;
  • la gestione delle paghe dei dipendenti, con l’elaborazione dei rispettivi cedolini, per 3 mesi;
  • assistenza in materia contrattualistica, per 3 mesi, su locazione e compravendita di immobili e locazione/compravendita di aziende.
  • Programmi di strutture concorrenti sono simili, anche se altri (Confesercenti in questo caso) offrono anche assistenza su licenza UTF e su abbonamento Radio/TV e SIAE.

Se il programma è interessante, internet non offre alcun feed back, alcun parere di chi vi ha preso parte, e sicuramente invitiamo i lettori che hanno partecipato a questo programma di farci sapere cosa ne pensano, sarà interessantissimo per chi segue il blog.

Il costo non è bassissimo, anche se il programma è articolato, e quelli che ce lo hanno comunicato (i siti delle associazioni sono molto abbottonati) lo collocano sopra i 1000€ +IVA , ma in molti casi, e non sappiamo con quali modalità (fino ad esaurimento?) sono disponibili contributi regionali fino a 500€. Anche in questo caso invitiamo gli organizzatori dei corsi a farci sapere qualcosa in più.

 

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Costo, Normative e Significato del Preposto per Aprire un Bar. https://aprireunbar.com/2012/09/11/la-figura-del-preposto-aprire-bar-con-lex-rec-il-sab/ https://aprireunbar.com/2012/09/11/la-figura-del-preposto-aprire-bar-con-lex-rec-il-sab/#comments Tue, 11 Sep 2012 09:51:26 +0000 http://aprireunbar.com/?p=4193 Che significa preposto? Perchè questa figura può permetterci di non fare il corso sab? Quali sono gli aggiornamenti 2020 su questa figura? Quanto costa? Rispondiamo […]

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Che significa preposto? Perchè questa figura può permetterci di non fare il corso sab? Quali sono gli aggiornamenti 2020 su questa figura? Quanto costa? Rispondiamo ad un po’ di domande.
Il significato di preposto? Una figura che può farsi carico dei requisiti professionali per l’apertura di bar e ristoranti.

Uno dei temi caldi, quando parliamo, di licenze per aprire un locale di somministrazione, sia esso pizzeria, spaghetteria, pub, panineria o altro, è la legislazione speciale alla quale questo tipo di locali, in cui appunto si “somministra”, si serve al cliente, sono sottoposti, a cominciare da quella forma di requisito personale (non legato al locale quindi) che una volta si chiamava REC mentre ora è conosciuto come SAB (Somministrazione Alimenti e Bevande) o SIUB o PIC a seconda della zona.

Quando si cerca di capire cosa si deve fare per aprire un bar, ci si imbatte quasi subito nel concetto di REC, e, se esso non esiste più come registro esercenti al commercio (REC appunto)  esiste però ancora, per chi vuole aprire una attività, la necessità di allegare alla DIA (dichiarazione inizio attività) o SCIA (anche questa sigla a seconda delle regioni).

Questo documento sarà sopratutto legato alle caratteristiche del locale; quindi alle sue condizioni igienico sanitarie, agli spazi, al tipo di preparazioni proposte e agli impianti gas ed elettrici. Un paio di paragrafi saranno però dedicati anche a noi stessi, ai requisiti che dobbiamo possedere per condurre un locale. Uno di questi paragrafi sarà dedicato ai requisiti morali, di cui abbiamo parlato in questo post, mentre altro paragrafo sarà dedicato ai “requisiti professionali” cioè dovremo dichiarare la nostra capacità ed esperienza nel condurre una attività legata al cibo. Come possiamo farlo e il significato del termine “preposto” sarà legato proprio a questo passaggio.

CHI DEVE FARE IL CORSO EXREC E SAB E IL SIGNIFICATO DI PREPOSTO

Come abbiamo scritto in molti post e vediamo nei corsi di gestione, questa nostra capacità, il possesso di questi requisiti professionali, potrà essere attestato in alcuni modi diversi.

  • Con il lavoro: se abbiamo una esperienza lavorativa precedente (almeno 2 anni negli ultimi 5) in una attività legata al cibo, potremmo allegare alla SCIA le buste paga, e saremo a posto.
  • Con lo studio: con un percorso di studio nel settore, come per esempio la scuola alberghiera o , in certe regioni, una laurea in materie scientifiche o legate al mondo dell’economia, e perfino un titolo triennale in alcune scuole professionali, saremo a posto. A quel punto dovremo allegare alla SCIA il diploma.
  • Con il possesso del vecchio REC, che, come nel caso dei diamanti, è per sempre.
  • Sottoponendosi ad un corso SAB, su cui abbiamo scritto un report completo che trovate qui.
  • Oppure, ancora, individuando un preposto.

Ma chi è il preposto? Chi può farlo? Come funziona? Quanto costa? Cosa significa “prestare il REC” come spesso ancora impropriamente si dice? vediamo di scoprirlo.

Diciamo innanzitutto che il preposto è una persona che ha i requisiti che abbiamo detto in precedenza, in pratica che per legge è “professionalmente in grado” di gestire l’attività. Questa persona decide di “offrire” le sue competenze alla nostra attività; è come, per dare un’idea, se una persona esperta decidesse di “metterci una mano sulla spalla” e guidarci in questa avventura professionale.

A quel punto sulla SCIA riporteremo che i requisiti professionali sono quelli del signor Tal dei Tali, che li ha perchè… (ha studiato, lavorato etc) e che decide di prestarli, quindi di diventare preposto per la nostra attività. Facile capire che preposto vorrà dire quello che si prepone, si pone prima, alla necessità di avere i requisiti professionali.

COME FUNZIONA IL PREPOSTO PER APRIRE UN LOCALE?

Una volta che abbiamo capito cosa significa, vediamo di capire come funziona il preposto. Innanzitutto: si può fare? La legge permette di avere un preposto, che in qualche modo ci presta la sua professionalità?

Sì, se leggiamo i regolamenti della regione Lombardia, per esempio, non ci sono distinzioni fra titolare o eventuale preposto.

“In caso di società’, associazioni od organismi collettivi i requisiti morali di cui ai commi 1 e 2 devono essere posseduti dal legale rappresentante, da altra persona preposta all’attività’ commerciale e da tutti i soggetti individuati dall’articolo 2, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 3 giugno 1998, n. 252. In caso di impresa individuale i requisiti di cui ai commi 1 e 2 devono essere posseduti dal titolare e dall’eventuale altra persona preposta all’attività’ commerciale.”

Se per legge, quindi, non ci sono problemi, come regoleremo noi proprietari i rapporti con questa figura? Il preposto deve essere un socio? Va pagato?

Come avrete capito la legge, a tutto il 2020, non regola il rapporto fra il proprietario e il preposto, saremo quindi noi a decidere il rapporto da avere con questa figura. Il preposto intanto non avrà alcun obbligo di lavorare nel locale, ne alcuna responsabilità, in pratica questo signore ci autorizza a inserirlo come preposto e il giorno dopo può partire per Santo Domingo!

Soltanto in alcune regioni, e in alcune sentenze recenti, è stato richiesto che il preposto sedesse nel Consiglio di Amministrazione, ma solo nelle società di capitali (SPA o SRL) in tutti gli altri casi nessuna richiesta nemmeno che il preposto sia effettivamente presente in azienda.

Abbiamo detto che non deve avere alcun ruolo in una società, ma in una ditta individuale? Qui, come dicevamo, la questione è controversa. Abbiamo in questo senso esplorato un forum legato al mondo notarile, e, se sembra assodato in alcune regioni come in una ditta individuale la figura del titolare e quella del detentore del requisito debbano essere la stessa persona (quindi la figura del preposto non può esistere) in altre regioni sembra invece ancora ammessa la presenza di un delegato (di un preposto appunto) anche nelle ditte composte di un unico titolare.

Il SAB o REC peralto non è necessario per l’apertura di circoli o per la somministrazione di cibi e bevande in manifestazioni provvisorie che abbiano scopo di raccolta fondi o di ritrovo politico, associativo o religioso (in pratica feste paesane e feste dell’Unità varie).

In questo tipo di rapporto, libero come le storie di amore anni ’70, possiamo capire come la figura del preposto potrebbe essere legata a noi vari modi.

  • Potrebbe essere un nostro parente o nostro amico, che si presta gratuitamente.
  • Potrebbe essere il vecchio proprietario del locale, che si presta gratuitamente per facilitare l’acquisto del locale.
  • Potrebbe essere un nostro socio.
  • In alcuni casi potrebbe essere perfino l’agente immobiliare che ci vende il locale.
  • Potrebbe essere un dipendente.
  • Potrebbe essere una figura senza alcune legame ma che si presta in cambio di un compenso.

QUANTO COSTA UN PREPOSTO PER L’APERTURA DI UN BAR?

Quanto costa il preposto? I compensi, come vedete da questo sito di annunci, sono di solito valutati su contrattazione, ma non sono obbligatori.

Come abbiamo capito, la legge non regolamenta questo rapporto, e la nostra stessa relazione con questa figura può avere forme diverse. Per questo è impossibile dire quanto costa fare il preposto; qualcuno, come abbiamo visto dagli annunci, lo farà a pagamento, qualcun’altro invece si presterà, sia per in interesse (il vecchio proprietario) sia per amicizia o parentela.

Diciamo che un corso SAB può avere un costo di 500/800€, costo che paghiamo una sola volta, e che un preposto potrebbe farci risparmiare. Diciamo però, per completare il quadro, che se non abbiamo esperienza di lavoro nei locali, e vogliamo gestirne uno, fare un corso non ci farebbe certo male…

Se poi avete bisogno di mettere in fila tutti gli aspetti tecnici, burocratici, legislativi e di marketing  per l’apertura di un bar, prendete parte alla giornata full immersion di apertura e marketing di bar e locali che trovate su questa pagina, e magari portate anche piantine, bilanci e indicazioni del locale che state valutando, potrete valutarli gratuitamente a fine corso con i responsabili del nostro gruppo.  F

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C’ERA UNA VOLTA IL REC https://aprireunbar.com/2010/02/22/cera-una-volta-il-rec/ https://aprireunbar.com/2010/02/22/cera-una-volta-il-rec/#comments Mon, 22 Feb 2010 07:16:45 +0000 http://aprireunbar.com/?p=1482 È ufficiale, il REC non esiste più. I nuovi requisiti professionali, e la parte SAB, costituiscono i nuovi regolamenti per aprire un bar. Scopriamoli insieme. […]

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È ufficiale, il REC non esiste più. I nuovi requisiti professionali, e la parte SAB, costituiscono i nuovi regolamenti per aprire un bar. Scopriamoli insieme.

Il corso SAB ex REC dal sito artesteticafemminile.com

Il corso SAB ex REC dal sito artesteticafemminile.com

Un fantasma si aggira per l’Italia, ufficialmente, non esiste più, ma moltissimi, e moltissimi addetti ai lavori, continuano a nominarlo. Questo fantasma, all’epoca naturalmente vivo e sanissimo, nacque, fu creato, nel 1971, quando fu istituito il Registro degli esercenti al Commercio, abbreviato in una sigletta diventata simbolo di becera burocrazia più di quanto meritasse: il corso REC per l’apertura di bar, locali e attività di gastronomia.

Come concetto il registro esercenti era un albo professionale. Studi e fai l’esame per entrare nell’albo degli avvocati, studi e fai l’esame per entrare nell’ordine degli infermieri, studi e fai l’esame per entrare nell’ordine dei gestori di pubblici esercizi.

Il REC in realtà non era il corso e nemmeno l’esame; era l’abilitazione, l’albo professionale a cui ci si iscriveva. Lo scopo del corso preparatorio all’esame e quindi all’iscrizione all’albo era quello di introdurre i futuri gestori a tutti quegli aspetti che sarebbero stati pane quotidiano della loro professione: le normative fiscali, sanitarie e di previdenza oltre a un minimo di armi e strategie per lottare nell’arena del libero commercio.
Ma perchè del REC parliamo al passato quando su internet si trovano ancora offerte per i corsi e magari degli stessi corsi ci ha parlato stamani la camera di commercio?

Il REC, il registro esercenti al commercio, non esiste più. Lo possiamo affermare con sicurezza così come lo afferma il Decreto Legge 223/2006, convertito poi nella 248 del 4.8.2006. Questa legge dice, più o meno testualmente, che il R.E.C. a livello nazionale è stato definitivamente soppresso: i requisisti per l’accesso al commercio alimentare e alla somministrazione di alimenti e bevande vengono accertati direttamente dai Comuni dove deve essere svolta l’attività. Se del REC si parla ancora è perchè i corsi (la parte più visibile quindi) sono stati di fatto inglobati nel sistema che ha sostituito il REC. Quindi adesso, per aprire un bar, servono i requisiti morali e professionali e tutta la parte SAB che vediamo in dettaglio nei link collegati.

Se poi avete bisogno di mettere in fila tutti gli aspetti tecnici, burocratici, legislativi e di marketing  per l’apertura di un bar, prendete parte ad una delle giornate full immersion di apertura e marketing di bar e locali che trovate su questa pagina.

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IL CORSO, L’ESAME E L’ABILITAZIONE REC https://aprireunbar.com/2009/12/29/il-corso-lesame-labilitazione-rec/ https://aprireunbar.com/2009/12/29/il-corso-lesame-labilitazione-rec/#comments Tue, 29 Dec 2009 13:00:44 +0000 http://aprireunbar.com/?p=922 Il REC è una sigla innocua ma fastidiosa. Come si svolgono i corsi, cos’è l’esame REC e quanto costa il REC ? qualche risposta a […]

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Il REC è una sigla innocua ma fastidiosa. Come si svolgono i corsi, cos’è l’esame REC e quanto costa il REC ? qualche risposta a qualche quesito per il primo passo di chi vuole aprire un locale

delega_1781Fra le cose che servono per aprire un bar o ristorante, i corsi REC si svolgono normalmente presso le camere di commercio, le Confesercenti e Confcommercio o le strutture private autorizzate. Se nella vostra zona sono più di uno gli organismi che le offrono vi conviene cercare l’offerta più bassa. Spesso il costo del corso supera i 500€ e se ne trovano spesso sugli 800€

Il corso REC si fa in aula, al momento non ho notizia di corsi riconosciuti On-line, e in aula si sta moltissimo. Anche con le solite forti differenze fra regione e regione i corsi superano quasi sempre le 100 ore e arrivano spesso a 160. Generalmente c’è un limite alle assenze, che non possono essere più del 20% delle ore totali.

Nella stragrande maggioranza dei casi l’orario è serale, munitevi di caffé e di voglia di studiare e soprattutto studiate; vi siete iscritti voi, nessuno vi ha obbligato e il tutto costa!

Pochi giorni dopo la fine del corso generalmente c’è la prova d’esame. Generalmente essa è composta da uno scritto (molto spesso quiz a risposta multipla) e da un esame orale in forma di colloquio con la commissione istituita dalla camera di commercio. Sono ammessi al colloquio solo coloro che hanno superato la prova scritta. L’iscrizione all’esame comporta una tassa di circa 80 euro.

A memoria d’uomo davvero non so quanti siano stati i bocciati ad un esame REC, ma, ancora una volta, non prendetelo troppo rilassati, studiare fa bene.

Pochi giorni dopo l’esame, ancora, sarà rilasciato l’attestato di qualifica che, finalmente, permetterà l’iscrizione al ruolo nel registro della camera di commercio.

P.S. in questi anni il mondo REC è totalmente cambiato, addirittura questo concetto e non esiste più, essendo stato sostituito, ormai in tutte le regioni, dai corsi SAB (Somministrazione Alimenti e Bevande) trovate cos’è il corso SAB per aprire bar e ristoranti, quanto costa questo corso e quanto dura su questo post.

Se poi avete bisogno di mettere in fila tutti gli aspetti tecnici, burocratici, legislativi e di marketing  per l’apertura di un bar, prendete parte ad una delle giornate full immersion di apertura e marketing di bar e locali che trovate su questa pagina, e magari portate anche piantine, bilanci e indicazioni del locale che state valutando, potrete valutarli gratuitamente a fine corso con i responsabili del nostro gruppo.

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COME APRIRE UN BAR: IL REC https://aprireunbar.com/2009/02/18/come-aprire-un-bar-il-rec/ https://aprireunbar.com/2009/02/18/come-aprire-un-bar-il-rec/#comments Wed, 18 Feb 2009 06:48:12 +0000 http://aprireunbar.wordpress.com/?p=247 Un aggiornamento del 2011. Il corso REC non esiste più, esistono i corsi SAB, trovate informazioni al riguardo nel nostro blog e nei nostri corsi […]

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Un aggiornamento del 2011. Il corso REC non esiste più, esistono i corsi SAB, trovate informazioni al riguardo nel nostro blog e nei nostri corsi di gestione bar e bar management.

Sul REC per aprire un bar abbiamo già parlato, ma il gran numero di richieste sull’argomento mi porta a rivederlo con notizie magari più chiare. Cercherò nel prossimo periodo di parlare anche della

liberalizzazione delle licenze attualmente in corso.

Il REC è necessario per avviare un bar. Diciamo meglio che per rilasciare l’autorizzazione alla somministrazione di cibi e bevande é necessario che il titolore o un  socio siano iscritti al REC, che poi è la sigla del Registro Esercenti in Commercio.

Per l’iscrizione al REC ci sono alcuni parametri essenziali: essi sono la maggiore età, quindi più di 18 anni, aver assolto gli studi obbligatori (quindi almeno la terza media), non essere mai stati dichiarati falliti (nel senso di fallimenti di aziende precedenti naturalmente).

Una volta in regola con questi requisiti base l’iscrizione al REC si ottiene tramite un  esame (rimanga fra noi, praticamente una formalità).
Per accedere a questo esame ci sono due metodi.
Il primo consiste nel frequentare un corso dalla durata di (solitamente) 160 ore. Temi del corso: conoscere gli alimenti, il loro mantenimento, gli obblighi giuridici e fiscali di questo tipo di attività, marketing e rapporto con i clienti.

Il corso si puo non frequentare ed essere ammessi direttamente all’esame se si hanno i seguenti requisiti:
Aver frequentato i corsi della scuola alberghiera o di altro istituto professionale.
Aver frequentato corsi universitari.
aver lavorato per almeno due anni negli ultimi 5 in una struttura di ristorazione come dipendente qualificato (e naturalmente dimostrarlo)

In bocca al lupo per l’esame ragazzi!

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COS’E’ Il REC PER APRIRE BAR E RISTORANTI https://aprireunbar.com/2008/07/24/burocrazia-1il-rec/ https://aprireunbar.com/2008/07/24/burocrazia-1il-rec/#comments Wed, 23 Jul 2008 23:08:32 +0000 http://aprireunbar.wordpress.com/?p=23 Come funziona il REC come requisito per l’apertura di bar e ristoranti. Cos’è l’ex REC e la normativa del  SAB per l’apertura di un bar, […]

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Come funziona il REC come requisito per l’apertura di bar e ristoranti. Cos’è l’ex REC e la normativa del  SAB per l’apertura di un bar, un locale o un ristorante.
Come funziona il REC, o ex REC, per aprire un locale.

Come funziona il REC, o ex REC, per aprire un locale.

Il REC è una formulina che pare inoffensiva ma che, partendo con l’intenzione di aprire un bar, farà perdere un sacco di tempo e di energie: non sono pochi coloro che ho visto fermarsi a questo primo faticoso scoglio.

COME SI OTTIENE IL REC PER L’APERTURA DI UN LOCALE

Il Registro Esercenti il Commercio (R.E.C.) è il registro in cui dovevano iscriversi tutti coloro che intendevano esercitare un’attività commerciale. Attualmente è in corso un processo di semplificazione in questo senso, e adesso si richiede, per l’apertura di un bar, di “Requisiti professionali”.

La differenza è quasi filosofica: nel concetto di R.E.C. il barista viene iscritto, una volta superato l’esame, ad una specie di albo professionale, come quello dei medici o degli architetti. Nel concetto dei requisiti professionali non viene richiesta alcuna iscrizione, chiunque può aprire un bar; deve però dimostrare di saperlo fare, di aver imparato come gestire un locale.

Potrà dimostrare di averlo imparato attraverso:

  • Aver studiato materie inerenti (come la scuola alberghiera)
  • Aver lavorato in questo campo
  • Avere un preposto
  • Avere (appunto) ottenuto il vecchio REC
  • Aver preso parte ad un corso SAB

Il concetto dei “Requisiti professionali” sarà il sistema usato in futuro, tanto che per il sistema REC si parla, anche nelle pubblicità internet, di corso SAB o ex REC per aprire bar e ristoranti.

C’è però da dire che il programma di un corso SAB è stato, dalle regioni, largamente fotocopiato su quello dei corsi R.E.C.

Anche in questo caso abbiamo infatti sezioni del corso dedicate alla merceologia, altre alla parte fiscale, altre ancora al marketing o all’igiene (includendo spesso la parte HACCP).

Vediamo qui sotto, nel dettaglio, il programma del corso R.E.C.

PROGRAMMA DEL CORSO REC O EX REC

Il programma del corso per ottenere il R.E.C. per aprire un bar o ristorante può variare da regione a regione, perfino nella durata del corso, che da regione a regione può variare da 120 a 160 ore.

Con le ore di corso cambiano anche le materie e il numero di ore che gli vengono dedicate. Per dare un’idea abbiamo preso il programma di un corso SAB ex REC della Camera di Commercio di Roma, che lo suddivide così.

  • Diritto commerciale ed amministrazione aziendale (16 ore)
  • Legislazione del commercio (18 ore)
  • Legislazione fiscale (16 ore)
  • Legislazione sociale e penale (16 ore)
  • Tecniche di vendita (10 ore)
  • Legislazione igienico-sanitaria (14 ore)
  • Procedure di autocontrollo e sicurezza, sistemi di analisi dei rischi e di controllo dei punti specifici, responsabilità, sanzioni (4 ore)
  • Merceologia alimentare (26 ore)

Il programma del corso può essere leggermente diverso a seconda di chi lo organizza, ma la legge richiede comunque alcuni argomenti come obbligatori.

Come potete vedere, per la maggior parte il corso REC è incentrato sulla merceologia e la conoscenza dei prodotti, ma ne fanno parte anche materie come la normativa assistenziale e fiscale per i locali, l’uso degli strumenti finanziari e perfino, in alcuni corsi, il marketing e le tecniche di vendita.

Il corso è molto spesso tenuto da strutture come la Confesercenti e la Confcommercio ma spesso sono anche strutture e scuole private a proporre i corsi.

l’esame è tenuto (o meglio si teneva) generalmente dalla Camera di Commercio. Si compone di una prova in forma scritta, su quesiti predisposti dalla commissione d’esame, ed una in forma orale mediante colloquio. Sono ammessi alla prova orale soltanto coloro che superano la prova scritta. L’iscrizione all’esame comporta una tassa di circa 80 euro.

P.S. come già annunciato in questo post, negli anni successivi il REC è stato sostituito dal concetto del SAB e dei requisiti professionali, scopriteli nei post a loro dedicati.

Successivamente abbiamo anche scritto un post su come avere i requisiti professionali, e quindi l’ex REC senza dover sostenere l’esame. Trovate il post in questa pagina.

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