corsi sicurezza | Aprire Un Bar https://aprireunbar.com Come aprire un bar o un locale: informazioni, suggerimenti e segreti per diventare un gestore di successo! Tue, 25 May 2021 14:48:09 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.0.9 Che Attestati Servono per Aprire un Bar? https://aprireunbar.com/2021/05/25/che-attestati-servono-per-aprire-un-bar/ https://aprireunbar.com/2021/05/25/che-attestati-servono-per-aprire-un-bar/#respond Tue, 25 May 2021 14:45:08 +0000 https://aprireunbar.com/?p=19116 Fra i molti requisiti richiesti per aprire un bar alcuni riguardano l’imprenditore. Vediamo che attestati servono per aprire un bar. Molte cose, viste da lontano, […]

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Fra i molti requisiti richiesti per aprire un bar alcuni riguardano l’imprenditore. Vediamo che attestati servono per aprire un bar.
Che attestati servono per aprire un bar? In Italia per esempio non serve quello per la vendita di alcolici, obbligatorio in molte altre nazioni.

Molte cose, viste da lontano, sembrano più semplici di quelle che sono. Non la burocrazia, che, a mio parere, è invece più complicata vista da fuori che da dentro. Una volta che si entra nel bizzarro “modo di ragionare” delle scartoffie, questa diventa più comprensibile. 

Questa regola vale, a mio avviso, anche guardando ai requisiti che servono per aprire un bar e risponde bene anche alla classica domanda: che attestati servono per aprire un bar? 

Bene: gli attestati necessari sono 3, ma forse anche solo 2, ma forse anche nessuno, 

Una risposta un po’ confusa (come la burocrazia quindi?) ma che in realtà parte dalla necessità di definire che tipo di attività apriremo e che ruolo vogliamo ricoprire nel nostro locale.

Chiaro che se leggiamo questo post il ruolo a cui puntiamo sarà quello di imprenditore, la nostra idea sarà quella di aprire un nostro bar ed esserne quindi capo supremo e responsabile in tutto e per tutto.

Anche da imprenditore si può però decidere (soprattutto se si hanno dipendenti) di delegare. Potremo decidere per esempio di essere o meno referenti per alcune aree del locale, come responsabile per area igienico sanitaria (HACCP) o per l’area antinfortunistica (responsabile Rspp). Sarà inoltre da vedere se vorremo essere il detentore dei cosiddetti “requisiti professionali” o se preferiremo avvalerci di un preposto.

Ma andiamo con ordine. I tre tipi di attestati che possono servirci per aprire un locale sono:

  • Requisito professionale (che spesso porta all’attestato SAB)
  • HACCP
  • Corso sicurezza sul lavoro

Vediamoli uno per uno

L’attestato SAB per aprire un bar

Uno dei passi fondamentali per l’apertura di un locale sarà la preparazione e l’invio al SUAP della SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) il documento con cui dichiariamo che l’attività che ci apprestiamo ad aprire è conforme alle normative e che quindi può aprire; una autodichiarazione insomma.

Fra le tante voci, planimetrie e allegati che compongono la SCIA due voci ci riguardano da vicino, ci verrà infatti richiesto se abbiamo i requisiti morali e quelli professionali per aprire un bar

Ai requisiti morali (si, si chiamano così) abbiamo già dedicato un post. I requisiti professionali possiamo invece dimostrare di averli in diversi modi.

  • Avendo determinati titoli di studio
  • Avendo lavorato almeno 2 anni negli ultimi 5 nel mondo food
  • Avendo il vecchio REC
  • Avendo un preposto  (in questo caso non avremo bisogno di prendere noi questo attestato e non dovremo fare nessun corso)

A queste alternative abbiamo dedicato un post dettagliato.

Se non abbiamo tutto questo dovremo invece passare attraverso un corso per ottenere un attestato SAB

Questo attestato si ottiene partecipando ad un corso della durata di 120/150 ore e dal costo che sul mercato si aggira dai 500 agli 800€. Il corso è organizzato da numerose associazioni come Confersercenti, o dalle Camere di Commercio.

L’attestato HACCP

Se il corso SAB può essere evitato avendo studiato, lavorato etc, non potremo  invece evitare di prendere parte ad un corso HACCP. in realtà questo corso si può meglio definire come parte di un percorso, che ci accompagnerà in ogni giorno di vita del locale. 

In questo percorso l’attenzione è focalizzata sugli aspetti igienico/sanitari, quindi sull’evitare contaminazioni e pericoli dovuti a alimenti scaduti o scarse condizioni igieniche e di conservazione dei cibi.

Il corso e il relativo attestato lo dovranno prendere tutti quelli che nel locale hanno a che fare con il cibo, quindi anche il cameriere part-time. Si tratta ti un corso meno impegnativo di quello SAB. La durata è infatti di sole 4-12 ore, a seconda della mansione (e della regione in cui abbiamo il locale). Il costo del corso, che viene massicciamente proposto anche online, si aggira ormai in poche decine di Euro.

Attenzione però, se il SAB, come il diamante, è per sempre, così non è per il corso HACCP, che deve essere rinnovato ogni 2/ 5 anni, sempre a seconda dei regolamenti regionali.

Questo corso non può essere evitato, ma non è detto che il responsabile dell’area (che dovrà sostenere un corso più lungo e che sarà chiamato alle responsabilità del piano di autocontrollo) debba essere il proprietario. Negli alberghi, ad esempio, il responsabile è quasi sempre il direttore o il food and beverage manager.

La certificazione di partecipazione al corso HACCP nostra e di tutti i dipendenti andrà tenuta all’interno del locale e mostrata in caso di controlli.

L’attestato Rspp/corso antinfortunistico

Molto di ciò che abbiamo detto per l’HACCP vale anche per l’area di prevenzione degli infortuni sul lavoro. Anche in questo caso il corso devono farlo tutti quelli che lavorano nel locale e va periodicamente “rinfrescato”.

La figura del responsabile, che anche in questo caso non deve essere necessariamente il proprietario, viene denominata RSPP, cioè “Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione”

Importante differenza rispetto all’HACCP, questa figura è obbligatoria solo se nel locale c’è almeno un lavoratore dipendente, o un lavoratore ad esso comparabile (un familiare o coniuge).

Il corso che porta all’attestato RSPP ha una durata di 16 ore (quando si parla di livello di rischio basso, il più tipico nel mondo dei bar/ristoranti. Questa durata sale a 32 o 48 ore nel caso di rischio rispettivamente medio e alto di solito legato ai locali che fanno intrattenimento, come le discoteche. 

All’interno del corso si lavoro per individuare e valutare i fattori di rischio, si segue (di solito con il supporto di un tecnico esterno) i programmi di formazione dei dipendenti e i piani di sicurezza aziendali.

Riguardo ai costi dei corsi per la sicurezza bar abbiamo fatto un po’ di ricerche in rete, trovando costi abbastanza vari, da 130 a 300€

Con questo corso termineremo la nostra formazione, e avremo completato tutti gli attestati che servono per aprire un bar. La nostra avventura può cominciare!

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Sicurezza sul Lavoro nei Bar: Normativa sulla Formazione dei Lavoratori https://aprireunbar.com/2019/02/08/sicurezza-sul-lavoro-nei-bar-normativa-sulla-formazione-dei-lavoratori/ https://aprireunbar.com/2019/02/08/sicurezza-sul-lavoro-nei-bar-normativa-sulla-formazione-dei-lavoratori/#respond Fri, 08 Feb 2019 18:02:33 +0000 https://aprireunbar.com/?p=16450 Dal corso di sicurezza sul lavoro per bar agli altri adempimenti. Vediamo la guida completa Come abbiamo visto in un nostro precedente articolo relativo alla […]

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Dal corso di sicurezza sul lavoro per bar agli altri adempimenti. Vediamo la guida completa
I corsi sulla sicurezza per i bar vanno a evidenziare elementi di pericolo. Perfino l’acqua bollente per il brewing.

Come abbiamo visto in un nostro precedente articolo relativo alla Legge Antinfortunistica nei Bar, uno dei punti focali è informare e formare i lavoratori sugli eventuali rischi riscontrabili nello svolgimento della loro mansione e su tutte le procedure e le misure di protezione prevenzione da seguire e adottare per evitare incidenti.

Si tratta di un obbligo ben preciso, disciplinato e sancito dal D.Lgs 81 del 2008, noto anche come Testo Unico della Sicurezza.
Oggi basandoci su quanto disposto da tale testo di legge forniremo importanti linee guida per somministrare la formazione e l’informazione ai lavoratori all’interno del bar.

Definizione di Lavoratore per la sicurezza nei bar

Per comprendere meglio a quali soggetti deve essere impartita la formazione, partiamo proprio dalla definizione di lavoratore che da il D.Lgs 81 ovvero colui che “svolge un attività lavorativa nell’ambito dell’organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato” indipendentemente dalla tipologia di contratto con cui è assunto.

Di conseguenza questo estende la definizione lavoratore, oltre a chi è in possesso di un contratto da dipendente, anche a

  • lavoratore a progetto;
  • lavoratore interinale;
  • lavoratore a chiamata;
  • tirocinante;
  • apprendista;

ciò significa che, anche per queste tipologie di lavoratore, il titolare del bar (definito Datore di Lavoro nel Testo Unico) dovrà provvedere a somministrare per tempo la formazione e l’informazione.

Cosa si intende per informazione e formazione dei lavoratori?

Per Informazione si intende l’attività di trasmissione di concetti da parte di un soggetto più esperto con lo scopo di fornire al neoassunto le conoscenze per individuare ed evitare i possibili pericoli riscontrabili sul posto di lavoro.

Per Formazione, invece, si intende il processo più complesso di acquisizione delle competenze tecniche necessarie a mettere in atto nel concreto le nozioni apprese dall’informazione, ad esempio utilizzando idonei DPI per ridurre i pericoli, evitando di accedere a certe zone più esposte a rischio.

Corsi di formazione e informazione per lavoratori obbligatori

Cosa serve nei bar per la sicurezza sul lavoro? Lo spiega questa azienda australiana…

La trasmissione di queste conoscenze e competenze è regolamentata dal D.lgs 81 e dall’Accordo tra Stato e Regioni, che sanciscono che essi debbano essere impartiti con corsi di formazione obbligatori da somministrare ai lavoratori massimo entro 60 giorni dall’avvenuta assunzione.

Il programma del corso, i contenuti e la sua durata cambiano in funzione del macrosettore in cui è inquadrata l’attività economica e il conseguente livello di rischio abbinato in base al Codice Ateco.
Nel nostro caso, il bar rientra nella categoria della ristorazione ed è di conseguenza un’attività classificata di rischio basso.

Il corso avrà dunque una durata di 8 ore e sarà diviso in:

  • parte generale di 4 ore;
  • parte sui rischi specifici di 4 ore;

Una volta portato a termine il numero di ore previste, sarà possibile effettuare il test di verifica finale e ottenere l’attestato che sarà valido per 5 anni (anche se in alcune regioni può avere una durata diversa) passati i quali dovrà essere aggiornato con un corso di aggiornamento di 6 ore.

Ricordiamo che secondo la normativa il costo dei corsi di formazione e di aggiornamento deve essere sostenuto dai Datori di Lavoro (contrariamente all’HACCP).

Corsi di sicurezza per lavoratori online: sono validi?

L’Accordo Stato-Regioni del 7 luglio 2016 ha stabilito che alcuni corsi di sicurezza sul lavoro sono validi anche se effettuati online in modalità e-learning.
Il corso per lavoratori esposti a basso rischio, idoneo per tutti coloro che lavorano nei bar, è fruibile online nella sua interezza, lo stesso dicasi del corso di aggiornamento.

In questo modo potrete assolvere l’obbligo formativo previsto per i vostri dipendenti in modo rapido e veloce, direttamente da tablet, smartphone o pc connesso a internet, permettendo loro di gestire gli orari e le tempistiche della formazione in totale autonomia, e in maniera compatibile alle esigenze lavorative.

Per ulteriori informazioni sulla formazione e informazione dei lavoratori vi suggeriamo di visionare la nostra fonte: FAQ-Lavoratori.

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