circolo | Aprire Un Bar https://aprireunbar.com Come aprire un bar o un locale: informazioni, suggerimenti e segreti per diventare un gestore di successo! Mon, 01 Aug 2022 14:29:17 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.0.9 Come Aprire un Circolo con Bar o Ristorante https://aprireunbar.com/2022/08/01/come-aprire-un-circolo-con-bar-o-ristorante/ https://aprireunbar.com/2022/08/01/come-aprire-un-circolo-con-bar-o-ristorante/#respond Mon, 01 Aug 2022 14:00:33 +0000 https://aprireunbar.com/?p=19821 Come Aprire un Circolo Ricreativo o Culturale con Bar o Ristorante. Norme da seguire per costituire un circolo e per somministrare alimenti e bevande. COS’E’ […]

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Come Aprire un Circolo Ricreativo o Culturale con Bar o Ristorante. Norme da seguire per costituire un circolo e per somministrare alimenti e bevande.
Come aprire un Circolo con Bar o Ristorante.
Scopriamo insieme come aprire un Circolo Ricreativo o Culturale con Bar o Ristorante.

COS’E’ UN CIRCOLO E COME SI ARTICOLA ?

Associazione di promozione sociale dei circoli ricreativi o culturali.
Come si costituisce un circolo? Introduzione alla struttura associativa dei circoli culturali o ricreativi.

Cos’è un circolo? Come si articola? Quali sono le norme da seguire?

Scopriamolo insieme in questo articolo!

Innanzi tutto un circolo è costituito da un’associazione di persone aventi alcuni interessi o una qualche attività in comune, che abitualmente si incontrano in un luogo per conversare, discutere, ricrearsi, ecc..

Il circolo si basa sulla struttura di un’associazione di promozione sociale (solitamente a scopo culturale, ludico e ricreativo). Essa in concreto è costituita da un gruppo di persone che, in base a delle regole da loro stabilite e servendosi di una solida organizzazione (non professionale), decide di perseguire una scopo comune, solitamente altruistico o a beneficio della collettività. Tutti i circoli solitamente hanno una sede dove gli associati possono ritrovarsi per svolgere le attività comuni. Spesso questa sede è provvista anche di un bar o di un punto ristoro, sempre a favore dei soci. In seguito visioneremo tutte le norme da seguire e i vari passaggi da rispettare.

QUATTRO PASSAGGI PER COSTITUIRE UN CIRCOLO

I vari passaggi per costituire un circolo ricreativo o culturale.
Come aprire un circolo ricreativo o culturale? Analizziamo i quattro passaggi fondamentali per creare un circolo ricreativo o culturale.

Come aprire un circolo ricreativo o culturale?

Scopriamo quali sono i 4 passaggi fondamentali da seguire per costituire un circolo :

  • 1) Definire lo scopo del circolo e la sua attività specifica. L’ente dovrà costituirsi come “Associazione di Promozione Sociale”, secondo la nuova normativa del Terzo Settore, e saranno necessari minimo sette soci fondatori.
  • 2) Stampare, in duplice copia originale, l’atto costitutivo e lo statuto del circolo, necessari per creare il circolo, inserendo tutti i requisiti previsti dal D.Lgs. 117/2017 (Codice del Terzo Settore. La differenza con gli enti del terzo settore in genere è che nella sede legale ovvero nel circolo è possibile gestire un bar che somministri alimenti e bevande, comunque riservato esclusivamente ai soli soci tesserati e previo svolgimento di un inter burocratico semplificato e il rispetti di determinati requisiti. I proventi derivati da tali attività non sono considerate di natura commerciale, quindi non sono fiscalmente imponibili. Questa agevolazione è concessa solo nel caso in cui il circolo sia affiliato a un ente di promozione sociale a carattere nazionale.)
  • 3) Registrare il circolo all’Agenzia delle Entrate (essa è indispensabile per ottenere i benefici fiscali previsti dal nostro ordinamento). E’ inoltre necessario richiedere l’attribuzione del Codice Fiscale, pagare la tassa di registro ed infine presentare l’atto costitutivo e lo statuto in duplice copia (la procedura è quella di “registrazione atti privati”).
  • 4) Iscrivere il circolo ad un ente di promozione sociale a carattere nazionale. Solo con tale affiliazione il circolo potrà svolgere determinate attività, ad esempio la somministrazione di alimenti e bevande ai soci, godendo dei benefici fiscali previsti dalla legge. Una volta che l’associazione sarà affiliata, avrete terminato la procedura per creare un circolo!

Ancora qualche dubbio? togliamocelo guardando il video del nostro canale “Aprire un bar in Video”

SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE NEI CIRCOLI

Somministrazione di aliemnti e bevande all'interno dei circoli. Circoli con bar o punti ristoro.
La somministrazione di alimenti e bevande all’interno dei circoli deve rispettare alcune piccole e semplici regole. Vediamole insieme!

É possibile somministrare alimenti e bevande all’interno dei circoli?

, è possibile ma seguendo alcune piccole e semplici regole!

Difatti, il circolo che vuole somministrare alimenti e bevande ai propri soci, deve presentare la documentazione necessaria : la SCIA “Segnalazione Certificata di Inizio Attività” al Comune di competenza. I locali nei quali si vuole somministrare alimenti o bevande, ovviamente, devono possedere determinati requisiti di tipo urbanistico/edilizio , sanitario/igienico (HACCP obbligatorio per tutte le attività di produzione, preparazione, vendita di prodotti alimentari) e di sicurezza necessari (stabiliti dal Ministero dell’Interno col D.M. n° 564 del 1992). Inoltre, il locale deve essere in possesso delle prescritte autorizzazioni in materia (art. 3, comma 2°, lettera d, DPR 235/2001). 

Si tenga sempre presente però che l’attività principale del circolo non può mai ridursi alla mera somministrazione di bevande, ma deve consistere l’attività prevista nello statuto (culturale, ricreativa ecc…). Tale somministrazione deve essere legata allo svolgimento delle attività dell’associazione o comunque deve risultare come attività secondaria e passare in secondo piano rispetto alle finalità istituzionali dell’associazione o del circolo, specificate nello statuto del circolo stesso.

LA SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA’

La SCIA Segnalazione Certificata di inizio Attività per i circoli ricreativi o culturali.
La Segnalazione Certificata di inizio Attività conosciuta con la sigla “SCIA” è il documento indispensabile per cominciare l’attività di somministrazione di alimenti e bevande all’interno dei circlori ricreativi o culturali.

La SCIA ovvero la “Segnalazione Certificata di inizio Attività” è il documento che dovrà essere presentato al Comune. In seguito l’attività di somministrazione potrà iniziare a partire dalla data della presentazione della segnalazione all’amministrazione competente o della ricezione, sempre da parte di quest’ultima, della dichiarazione stessa. Tenendo presente un termine di 60 giorni per verificare i requisiti richiesti.

Il Decreto del Presidente della Repubblica 4 aprile 2001, n. 235, prevede gli elementi che devono essere evidenziati da parte del legale rappresentante dell’associazione o del circolo nella segnalazione certificata di inizio attività.

Nello specifico è necessario dichiarare:

  • a quale ente nazionale avente finalità assistenziali aderisce l’associazione o il circolo;
  • il tipo di attività di somministrazione che si intende svolgere;
  • l’ubicazione e la superficie dei locali adibiti alla somministrazione;
  • che l’associazione rispetta i requisiti della democraticità della struttura associativa, la disciplina uniforme dei rapporti associativi, il divieto di distribuire utili, l’obbligo di devoluzione del patrimonio in caso di estinzione dell’ente, l’obbligo di presentare il bilancio annuale;
  • che il locale ove è esercitata la somministrazione è conforme alle norme e prescrizioni in materia edilizia, igienico-sanitaria ed ai criteri di sicurezza stabiliti dal Ministero dell’interno.

Il decreto impone che alla SCIA sia allegata una copia in carta semplice, non autenticata, dell’atto costitutivo o dello statuto dell’associazione, al fine di rendere più agevole la verifica da parte dell’ente locale e degli organi addetti alla vigilanza.

COME CREARE UN CIRCOLO CON BAR O PUNTO RISTORO

Costiruire un circolo ricreativo o culturale con Bar o Ristorante. Scopriamo tutte le norme da seguire.
Costiruire un circolo ricreativo o culturale con Bar o Ristorante. Scopriamo tutte le norme da seguire.

Creare un circolo con bar o punto ristoro è il sogno di molti, ma attenzione a seguire le normative in modo corretto.

Sappiamo che l’attività di somministrazione di alimenti e bevande da parte dei circoli privati è disciplinata dal Decreto del Presidente della Repubblica 4 aprile 2001, n. 235, (Regolamento recante semplificazione del procedimento per il rilascio dell’autorizzazione alla somministrazione di alimenti e bevande da parte di circoli privati), che integra le disposizioni riguardanti la disciplina generale in materia di somministrazione di alimenti e bevande ( art. 64 Decreto Legislativo 4 dicembre 1997, n. 460).

L’attività di somministrazione è esercitata dal legale rappresentante (il “presidente”) del circolo o dai soci rappresentanti di esso che risultano dall’atto autorizzativo (sempre la D.I.A. con allegati l’atto costitutivo e lo statuto oppure l’autorizzazione del Comune).

Il D.M. 564/1992 prevede che i locali di circoli privati in cui si somministrano alimenti e bevande siano ubicati all’interno della struttura adibita a sede del circolo, inoltre non devono avere accesso diretto a strade, piazze ed altri luoghi pubblici. All’esterno della struttura non possono essere apposte insegne, targhe ed altre indicazioni che pubblicizzino le attività di somministrazione esercitate all’interno. Infine, il listino dei prezzi e i documenti autorizzativi (la D.I.A. con allegata una copia non autenticata dell’atto costitutivo e dello statuto dell’associazione oppure l’autorizzazione del Comune) devono essere esposti in luogo visibile.

I circoli in cui si somministrano alimenti e bevande non sono soggetti alla disciplina degli orari degli esercizi di somministrazione, ma sono tenuti a non arrecare disturbo alle occupazioni ed al riposo delle persone ai sensi dell’art. 8 della Legge n° 447 del 1995, la “Legge quadro sull’inquinamento acustico”.

Seguendo queste indicazioni ti auguriamo una buona fortuna per l’apertura del tuo Circolo!

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Come Aprire un Circolo Ricreativo con Bar https://aprireunbar.com/2021/09/15/come-aprire-un-circolo-ricreativo-con-bar/ https://aprireunbar.com/2021/09/15/come-aprire-un-circolo-ricreativo-con-bar/#respond Wed, 15 Sep 2021 14:41:11 +0000 https://aprireunbar.com/?p=19138 Quali sono i veri vantaggi di aprire un circolo? Cosa si può fare e cosa no? Tutto su come aprire un circolo ricreativo con bar! […]

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Quali sono i veri vantaggi di aprire un circolo? Cosa si può fare e cosa no? Tutto su come aprire un circolo ricreativo con bar!
Come aprire un circolo ricreativo? Ricordiamoci che in molti casi il bar interno non potrà avere un’accesso diretto dalla strada, come quello che vediamo in questo caso.

Periodicamente ritornano. Periodicamente ai nostri corsi di gestione bar arrivano studenti con una domanda ben precisa: ha senso aprire un bar all’interno di un circolo ricreativo, come associazione privata? Quali sono i vantaggi di questa forma di associazione? Quali gli svantaggi? Come si apre un circolo ricreativo con bar?

A indirizzare queste persone verso l’idea di apertura di un locale in forma legale di circolo è il miraggio dei forti sgravi fiscali di cui godono questi locali, sgravi fiscali che sono però loro consentiti proprio perché non devono essere dei locali, dei bar propriamente detti, ma solo delle strutture accessorie di supporto ad un’altra attività.

 Complicato? Cominciamo dall’inizio.

Cos’è un circolo associazione culturale

Prima di vedere come si apre un locale in un circolo vediamo di capire cos’è veramente un circolo. Esso può essere definito come segue:

Un circolo associativo è una struttura che non ha per scopo una attività commerciale, di profitto o di lucro, ma solo la divulgazione, la pratica e la condivisione fra i suoi soci di una attività benefica, culturale o di carattere sportivo, da cui non viene ricavato alcun profitto.

E il bar? Il bar, o qualsiasi struttura destinata a creare introiti avrà solo la funzione di finanziare il vero scopo del circolo, quello culturale o correlato. Per fare un esempio pratico, in un circolo di musica jazz i proventi del bar andranno a pagare il cachet della serata al sassofonista che viene a suonare, chi gestisce il bar lo farà solo per amore della buona musica.

Per legge i circoli associativi possono essere inquadrati in tre macro categorie:

  • Circolo Ricreativo o Circolo Culturale. Sono i più numerosi, anche perché è la tipologia più generica, meno definibile. In circoli di questo tipo si svolgono attività di tipo, appunto ricreativo, ad esempio artistiche, gastronomiche (associazione per la salvaguardia del peperoncino calabrese) musicali (il circolo del jazz di cui sopra) e così via…
  • Circolo Sportivo. Nel nome c’è tutto. In circoli di questo tipo si promuovono attività dilettantistiche di sport riconosciuti. Sono per esempio moltissimi i club di calcio ad avere un bar o pizzeria che contribuisce al finanziamento della squadra e alla campagna acquisti!
  • Circolo di Promozione Sociale. In circoli di questo tipo, che godono di vantaggi ancora migliori, lo scopo è quello di migliorare la qualità di vita o l’impegno sociale (talvolta politico) in determinate aree (per esempio una città o un quartiere) oppure di determinate minoranze.

Quali vantaggi fiscali ha un circolo

Le associazioni che promuovono la musica jazz hanno aperto negli anni diversi circoli ricreativi

I circoli che rientrano nelle categorie che abbiamo elencato sopra hanno effettivamente diversi vantaggi rispetto ad un normale bar o ristorante aperto “per scopo di lucro”. Infatti, in considerazione delle finalità benefiche per cui sono aperti lo stato consente loro uno “status privilegiato”. Fra i più importanti vantaggi:

  • Esenzione dal pagamento dell’IVA sulle attività di bar
  • Esenzione dell’imposta comunale sulle insegne per attività sportive e ricreative. Di questo abbiamo parlato in questo post. E’ da notare però che l’esenzione è applicata sulle insegne inerenti lo scopo “da statuto” del circolo. Se scriviamo sull’insegna “bar” o “Pizzeria” vi pagheremo quindi la normale tassa.
  • Possibile esenzione IMU in caso di locazioni di proprietà 
  • Possibilità di poter svolgere le attività sociali in qualsiasi destinazione d’uso. Il locale non dovrà quindi essere necessariamente aperto in una “particella catastale” destinata alla somministrazione.
  • Riduzioni sulla tassa sui rifiuti

Ancora, è spesso possibile ottenere convenzioni sulle piattaforme Tv come SKY o Dazn e facilitazioni dalla SIAE.

Tutti vantaggi che fanno sicuramente gola. E che fanno gola lo sanno anche i funzionari addetti ai controlli, che staranno molto attenti a verificare che il circolo sia tale, e non soltanto un bar travestito. Per i loro controlli verificheranno sia le tessere associative degli avventori, sia le attività del circolo sia i libri contabili e lo statuto.

Ma perché allora aprire un circolo privato con bar?

Se non posso guadagnarvi nulla, perché dovrei aprire un circolo con il bar? Vero che amo la musica e il mio quartiere, oppure che sono un grande tifoso della squadra di pallavolo della mia zona, ma devo pur vivere di qualcosa no?

Il fatto che un circolo sia aperto senza fini di lucro non vuol dire che non vi si può guadagnarvi da vivere. Nello statuto potremo infatti dichiarare che i soci che vi prestano la loro opera potranno avere un compenso, uno stipendio che risulterà come “uscita” dal bilancio del circolo. L’importante sarà che eventuali utili di bilancio vengano riversati sulle attività dell’associazione.

Come aprire un circolo privato associazionistico?

Dal sito Cosmopolitan il Berghain club di Berlino, un circolo che fa della esclusività la sua bandiera. All’interno è vietato fare foto.

Un circolo non si apre quindi per fare soldi, se non per il compenso, il motivo (sociale, culturale, sportivo) per cui lo apriamo sarà quindi il primo elemento che dovremo chiarire per avviare la procedura di apertura di un circolo, sia a noi stessi sia alle autorità.

Per definirlo chiaramente e per spiegarlo alle autorità dovremo preparare uno statuto, un documento che illustra in maniera dettagliata lo scopo del circolo e le attività che porterà avanti.

Potete trovare un fac simile di uno statuto, a cui fare riferimento per scrivere il proprio, a questo link.

Questo statuto dovrà essere accompagnato da un atto costitutivo. I documenti dovranno anche individuare un presidente della associazione e il nome di almeno altri 6 soci fondatori (una associazione deve essere, è chiaro, un gruppo di persone che condividono uno scopo).

Con questi documenti ci recheremo alla Agenzia delle Entrate dove registreremo la associazione. In questa sede richiederemo anche il codice fiscale e pagheremo la tassa di registro. E in questa fase che incontriamo gli unici veri costi per aprire un bar in un circolo:

  • 200 Euro per la tassa di registro
  • 16 Euro ogni cento righi scritti nell’atto costitutivo e nello statuto (cifra che di solito arriva ad un’ottantina di Euro).

Sarà anche necessario, o perlomeno molto utile, affiliarsi ad ente nazionale di promozione. Fra questi l’ARCI è sicuramente la più nota.  Questa affiliazione (immaginatela come una specie di Confcommercio per i circoli) permetterà di godere di numerose convenzioni e vantaggi.

Se questi sono i passaggi per l’apertura del circolo altri sono i passi per l’apertura del bar interno, vediamoli nel prossimo capitolo.

Autorizzazioni per aprire un bar nel circolo privato

Come abbiamo visto, l’attività di somministrazione all’interno di un circolo può essere aperta senza il problema della licenza e ancora più importante, senza il vincolo della destinazione d’uso; di fatto si potrebbe aprire un circolo anche in casa propria.

Si potrebbe, ma non è così facile, perché la legislazione che vige per un normale bar come per un circolo è quella sanitaria, e gli spazi dove si va ad aprire devono risultare perfettamente a norma come superfici, rivestimenti, attrezzatura e tutto quello che concerne l’HACCP.

Per l’apertura del locale dovremo quindi preparare una SCIA, che contenga tutte le informazioni di carattere edilizio, di sicurezza, di impiantistica, igienico sanitari e perfino legate ai requisiti personali. Trovate tutte le informazioni sulla SCIA in questa pagina.

Secondo diverse fonti poi, il bar interno di un circolo ha anche altre limitazioni: non può avere un accesso diretto alla strada, non può avere insegna e nella sua comunicazione l’attività di ristorazione deve sempre risultare in sott’ordine rispetto a quella culturale. Queste limitazioni hanno spesso delle deroghe di carattere locale.

Ultimo vincolo: tutti i clienti che entrano devono essere soci muniti della tessera rilasciata dal circolo stesso, altrimenti sono dolori, che possono arrivare fino alla chiusura del circolo.

Idee per circolo privato con bar

Anche se abbiamo detto che un circolo non è un bar o ristorante, di fatto un circolo E’ un bar o un ristorante; quindi dovrà confrontarsi  e fare (e subire) concorrenza con attività di questo tipo.

Poter aprire un circolo bar (o un ristorante) ci darà, è chiaro, subito un certo vantaggio competitivo, visto che avremo una tassazione più favorevole che potremo usare per abbassare i prezzi di vendita dei prodotti.

Di per contro, dovremmo poter accettare solo i clienti che hanno la tessera del nostro circolo, e dovremmo accettare diverse limitazioni in promozione e pubblicità.

Continuo ad usare il condizionale, perché in realtà vediamo spesso circoli, magari aperti anni prima, che le attuali limitazioni fossero introdotte, che hanno accessibilità e visibilità da attività vera e propria.

Come ultima considerazione diciamo che chi si reca in un circolo spesso si aspetta (ed è disposto ad accettare) un servizio più “alla buona” (a meno che non sia un circolo ufficiali!) ma di solito si aspetta anche prezzi un po’ più bassi della media. Teniamone conto, la percezione vuole la sua parte!

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APRIRE UN BAR CON UNA COOPERATIVA https://aprireunbar.com/2012/12/03/aprire-bar-con-una-cooperativa/ https://aprireunbar.com/2012/12/03/aprire-bar-con-una-cooperativa/#comments Mon, 03 Dec 2012 14:42:50 +0000 http://aprireunbar.com/?p=4545 Una cooperativa come mezzo per aprire un bar con meno tasse e meno adempimenti? Con le recenti normative no, semmai un mezzo per portare avanti […]

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Una cooperativa come mezzo per aprire un bar con meno tasse e meno adempimenti? Con le recenti normative no, semmai un mezzo per portare avanti obbiettivi etici e sociali, potendo godere, se davvero in gamba, di finanziamenti ad Hoc.

Dal sito http://affaritaliani.libero.it

Capita abbastanza spesso che ci venga chiesto se decidendo di aprire un locale scegliendo, come forma societaria, una cooperativa, porti vantaggi sia in fase di apertura sia di tassazione; lo abbiamo chiesto alla Dottoressa Anna Lyford, della cooperativa sociale “Anni Versati”, che ha aperto a Milano la polpetteria Ciccilla, locale davvero carinissimo a cui abbiamo dedicato un post pochi giorni fa.

Una cooperativa, cosiddetta di tipo sociale, è una struttura societaria che ha senso quando si perseguono obbiettivi etici e di servizio sociale, ci spiega la dottoressa Lyford. Questo tipo di cooperative si dividono in due categorie. Il tipo A si propone di operare nel mondo dei servizi sociali, quali asili nido, assistenza a persone anziane ed altro. Nel tipo B invece si può perseguire qualsiasi tipo di attività, compreso un locale, ristorante o bar, ma a patto che al proprio interno ci sia almeno il 30% di soci lavoratori svantaggiati, integrandoli così nel mondo del lavoro. Neinte vieta che una cooperativa possa essere sia di tipo A che B.

Detto questo una cooperativa, con le norme che hanno cambiato questo mondo negli ultimi anni, non ha alcun vantaggio di tipo fiscale, continua la dottoressa Lyford; quale può essere quindi la convenienza di aprire una attività con una coop?

Pur volendo tralasciare l’aspetto etico (chiaro che si dovrebbe aprire una attività di questo tipo quando si crede in un certo tipo di valori) il vantaggio di queste attività è quello di poter attingere ad una serie di bandi di finanziamento dedicati proprio al mondo della cooperazione.

Se per quello che riguarda la costitutzione di una coop, dal punto di vista legale, vi possiamo rinviare a questa pagina.

A margine, e riguardo al “caso Ciccilla” possiamo segnalare, dopo la chiacchierata con la Dottoressa Lyfor come sia stato possibile, con un business plan molto ben costruito e una idea davvero originale, ottenere il sostegno di Ikea, che gli ha arredato il locale, e quello di Cariplo, che ha contribuito sostanziosamente al bellissimo progetto.

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APRIRE UN RISTORANTE O UN BAR IN UN CIRCOLO https://aprireunbar.com/2009/03/04/come-aprire-un-circolo-bar/ https://aprireunbar.com/2009/03/04/come-aprire-un-circolo-bar/#comments Wed, 04 Mar 2009 14:01:09 +0000 http://aprireunbar.wordpress.com/2009/03/04/aprire-un-circolo/ Aprire un circolo culturale può essere il sistema per abbassare i costi di apertura e gestione di un locale. Poche tasse ma poca visibilità, tutto […]

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Aprire un circolo culturale può essere il sistema per abbassare i costi di apertura e gestione di un locale. Poche tasse ma poca visibilità, tutto su come funziona l’apertura di un circolo. 

 

club-privatoL’apertura di un bar o ristorante legata ad un circolo con finalità culturali o comunque associative è una opportunità sacrosanta che permette a molte associazioni di riunire i propri soci e a volte anche di autofinanziarsi. Non si può negare però che molte volte i circoli privati siano un semplice escamotage per aprire locali aggirando licenze, normative e godendo di legislazioni privilegiate.

Di fatto una attività di somministrazione all’interno di un circolo può essere aperta senza il problema della licenza e, fatto al momento forse ancora più importante, senza il vincolo della destinazione d’uso. Questo vincolo impone di non poter aprire locali pubblici se non in edifici e spazi che abbiano una destinazione commerciale e non, per esempio, una destinazione artigianale o residenziale; di fatto si potrebbe aprire un circolo anche in casa propria.

Si potrebbe, ma non è così facile, perchè la legislazione che non si può evitare (come è giusto che sia) è quella sanitaria, e gli spazi dove si va ad aprire devono risultare perfettamente a norma come superfici, rivestimenti, attrezzatura e tutto quello che concerne l’HACCP.

Commercialmente un circolo ha anche altre limitazioni: non può avere un accesso diretto alla strada, non può avere insegna e nella sua comunicazione l’attività di ristorazione deve sempre risultare in sott’ordine rispetto a quella culturale.
Ultimo vincolo: tutti i clienti che entrano devono essere soci muniti della tessera rilasciata dal circolo stesso, altrimenti sono dolori, che possono arrivare fino alla chiusura del circolo.

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