aprire locale all'estero | Aprire Un Bar https://aprireunbar.com Come aprire un bar o un locale: informazioni, suggerimenti e segreti per diventare un gestore di successo! Wed, 06 Feb 2019 12:40:18 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.0.11 Aprire un bar in Finlandia https://aprireunbar.com/2019/02/04/aprire-un-bar-in-finlandia/ https://aprireunbar.com/2019/02/04/aprire-un-bar-in-finlandia/#respond Mon, 04 Feb 2019 15:49:36 +0000 https://aprireunbar.com/?p=16328 Burocrazia necessaria e pro e contro da conoscere per chi vuole aprire un’attività in Finlandia, il paese più contento del pianeta (secondo l’Onu) Rompiamo il ghiaccio (è il caso di […]

The post Aprire un bar in Finlandia first appeared on Aprire Un Bar.]]>
Burocrazia necessaria e pro e contro da conoscere per chi vuole aprire un’attività in Finlandia, il paese più contento del pianeta (secondo l’Onu)
Puisto, uno dei migliori bar a Tampere

Rompiamo il ghiaccio (è il caso di dirlo!) per chi vuole aprire un’attività all’estero la Finlandia è senza dubbio una nazione interessante. Il World Happiness Report dell’Onu, la classifica annuale dei Paesi più contenti del pianeta ha messo in cima al podio nel 2018 proprio il paese Scandinavo, sottolineando come i finlandesi siano bravi a trasformare la ricchezza in benessere.

Un buon inizio per chi pensa di investire in Finlandia, dobbiamo dirlo. Ma al di là delle classifiche internazionali prima di prendere baracca e burattini (e probabilmente pentole, in questo caso) dobbiamo valutare come il nostro personalissimo indice di felicità si adatti a questo Paese. E non sempre è tutto oro quel che luccica.

Inanzitutto, prima di investire in un’attività all’estero il consiglio è sempre lo stesso: vivere e passare del tempo nella nazione in cui vorremmo trasferirci; prima che una scelta di lavoro sarà una scelta di vita, e la Finlandia, nel grande nord, è una nazione che può innamorare od odiare.

PRO E CONTRO DI TRASFERIRSI IN FINLANDIA

Partiamo dalle buone notizie

  • La Finlandia è l’unica nazione della Scandinavia che è entrata a far parte dell’Unione Europea, infatti la valuta ufficiale del paese è l’Euro. Non avere a che fare con difficili cambi non è un argomento da sottovalutare. Inoltre, in quanto cittadini europei non avremo bisogno di nessun visto particolare per poter entrare nel Paese. 
  • La bellezza della natura incontaminata di questo Paese difficilmente lascia indifferenti. Villaggi che sembrano usciti da una fiaba, foreste con alberi altissimi, acque cristalline, aurora boreale e sole di mezzanotte…
  • Il welfare. La Finlandia è uno dei pochi stati al mondo che può vantare un supporto costante del governo ai propri cittadini per tutta la durata della loro vita. Esiste un sussidio statale per ogni situazione. Da non dimenticare che anche la sanità finlandese è una delle più avanzate del mondo (specialmente nel campo della pediatria).
  • Burocrazia semplice e efficiente. Per fare un esempio: spesso basta mandare una semplice email per ricevere tutte le informazioni richieste, quasi sempre entro 24 – 48 ore, se si vuole aprire un ristorante italiano in Finlandia, e siamo abituati alla nostra burocrazia, è una bella notizia!

Passiamo adesso all’altra faccia della medaglia:

Nelle caffetterie finlandesi (kahvila) il caffè filtro è naturalmente molto popolare!
  • Il clima. Inutile girarci intorno: per chi è cresciuto sotto il caldo sole del clima del Mediterraneo abituarsi a temperature rigidissime (facilmente in inverno si arriva a -30°) e a poche ore di luce non è di certo cosa semplice.
  • Il costo della vita. Beni e servizi in Finlandia sono molto più cari che in Italia. In media circa il 30% in più. Le spese aumentano ulteriormente se si vive nelle grandi città come Helsinki, Espoo e Tampere. Da sapere, a questo proposito, che in Finlandia più del 70% delle proprietà in vendita si trova nella capitale Helsinki, infatti le statistiche evidenziano che la metropoli ha oltre  500mila residenti e si stima che entro il 2030 supereranno 1,5 milioni.
    Certo, gli stipendi medi sono proporzionati al costo della vita (circa 2500 lordi al mese), ma specialmente prima di aprire un bar o un ristorante in Finlandia bisogna rendersi conto delle differenze di prezzo a cui si va incontro. Una banale colazione, per esempio, può arrivare facilmente a costare anche 9 euro. Una pizza margherita? Difficile trovarla a meno di 15 euro.
  • La lingua. Se vogliamo aprire una attività in Finlandia la prima cosa da sapere è il finlandese. L’inglese non basta, nonostante più del 95% della popolazione lo parli perfettamente. Non scoraggiamoci però, perché imparare una lingua come il finlandese, anche se all’inizio appare abbastanza ostico, non è, ci dicono gli insegnanti, un’impresa impossibile. In più ci sono degli ottimi corsi gratuiti organizzati dal governo di Helsinki. Date un’occhiata qui.
I finlandesi amano le pause caffè e i bar sono realtà in costante espansione

LA BUROCRAZIA PER APRIRE UN BAR IN FINLANDIA

Una volta valutato i pro e i contro di un nostro trasferimento, vediamo i passaggi essenziali da fare per il nostro progetto: aprire un’attività in Finlandia.

Anche in Finlandia il progetto parte dalla costituzione di una impresa, di una società o ditta individuale. Il capitale sociale minimo è di 2.500 euro. Nel giro di 24 ore la nostra attività sarà realtà.

Vediamo adesso nel dettaglio i diversi passaggi.

  • Il primo passaggio per aprire un bar in Finlandia parte (sorpresa!) da internet. Basta connettersi al sito del Registro delle Imprese e compilare un apposito modulo dove dovremo inserire i nostri dati e quelli degli eventuali soci con la ripartizione delle quote, il capitale sociale, la sede della società e ovviamente l’oggetto. In Finlandia non ci possono essere aziende con lo stesso nome, quindi sul modulo si inseriscono due alternative.
  • Una volta avvenuta la registrazione sarà necessario recarsi in banca per il versamento della quota capitale. La banca rilascerà la contabile con cui il nostro commercialista in loco potrà autenticare l’avvenuto versamento.
  • Una volta acquisita la documentazione necessaria basterà dunque recarsi all’Ufficio delle Entrate dove in pochi minuti ci sarà rilasciata la partita iva. A questo punto la nostra attività sarà realtà
Johan & Nyström Concept Shop in Helsinki, famoso per mischiare semplicità e fantasia

4 CONSIGLI PER APRIRE UN BAR IN FINLANDIA

Questo dunque il percorso per aprire un’attività in Finlandia, percorso che su molti siti troviamo strutturato con molti dettagli. Facciamo qualche ulteriore considerazione:

  • Perché aprire un bar in Finlandia? I finlandesi sono i maggiori consumatori caffè al mondo con 9.6 kg pro capite (consumo medio 2.64 tazze/al giorno). I lavoratori hanno legalmente diritto ad una pausa caffè, il che fa della Finlandia l’unico Paese al mondo in cui esiste una norma di questo genere. Oltre al record di consumo globale, il mercato caffeicolo registra una crescita costante. Un caffè al bar in Finlandia (per saperne di più leggete qui) è una tradizione quotidiana a cui difficilmente qualcuno rinuncia. Il mercato dunque c’è e non bisogna dimenticare di puntare sempre sulle nostre specificità e caratteristiche perché la Finlandia da sempre dimostra un’ottima apertura al Made in Italy, aprire una caffetteria italiana in Finlandia vorrà quindi dire mettere una vetrina in un paese estremamente ricettivo… Da dire che il livello delle migliori caffetterie può essere molto alto, a livello della third wave, aprite quindi una caffetteria quando siete ben preparati (quindi prendete in considerazione l’idea di iscrivervi a un corso di latte art?).
  • Gli investitori stranieri possono trarre vantaggio dai tassi agevolati promossi dalla Finlandia, tesi principalmente a migliorare la competitività a lungo termine delle piccole e medie imprese.
  • In Finlandia la privacy tra le aziende non esiste! Le informazioni di ogni attività sono facilmente reperibili su internet. Quindi, si può sempre valutare il rischio prima di iniziare un rapporto con un nuovo cliente, consultando il suo feedback.
  • Le tasse sono alte, ma eque. E i servizi ben ripagano di ogni sforzo contributivo. Non solo, relazionarsi con una burocrazia semplice e con uno Stato severo, ma disposto ad aiutarti, può far davvero la differenza. Un esempio? Se una società ha pagato l’Iva mensile due volte senza accorgersene, lo Stato finlandese invia una lettera all’azienda per segnalare l’errore. Con la stessa lettera è possibile recarsi in banca e farsi rimborsare i soldi pagati in eccesso. Subito!

Conviene aprire un bar in Finlandia? A questa domanda non esiste una risposta univoca. Dipende da noi, da cosa vogliamo, dalle nostre competenze (in caso di lacune da non perdere questo post fondamentale su come si prepara un business plan per un bar, oppure il corso di gestione bar), dalle nostre energie. Se siamo dei bravi imprenditori, lo siamo ovunque. Ogni attività ben organizzata se condita da sana passione ha la certezza di raggiungere gli obiettivi sperati. Non dimentichiamocelo e rimbocchiamoci le maniche.

The post Aprire un bar in Finlandia first appeared on Aprire Un Bar.]]>
https://aprireunbar.com/2019/02/04/aprire-un-bar-in-finlandia/feed/ 0
Aprire un Locale In Albania https://aprireunbar.com/2017/12/22/aprire-un-locale-in-albania/ https://aprireunbar.com/2017/12/22/aprire-un-locale-in-albania/#comments Thu, 21 Dec 2017 23:25:06 +0000 https://aprireunbar.com/?p=14392 Burocrazia, leggi, idee, tendenze, costi e prospettive per chi vuole aprire un bar o un ristorante in Albania.   E’ un paese che nell’immaginario italiano […]

The post Aprire un Locale In Albania first appeared on Aprire Un Bar.]]>
Burocrazia, leggi, idee, tendenze, costi e prospettive per chi vuole aprire un bar o un ristorante in Albania.

 

Pagus, uno storico ristorante italiano di Tirana. Vediamo quali sono le leggi per aprire un locale in Albania

Pagus, uno storico ristorante italiano di Tirana. Vediamo quali sono le leggi per aprire un locale in Albania

E’ un paese che nell’immaginario italiano ha coperto vari momenti e vari ruoli. Da porta dei Balcani, chiusa e misteriosa negli anni ’70 fino a luogo di emigrazione oceanica negli anni ’90 fino, ancora, a paese interessante da scoprire, sia in vacanza, che come pensionati (non sono pochi gli italiani che decidono di passare lì l’età del riposo, godendo del più basso costo della vita). Paese da scoprire, infine, anche come imprenditori, per chi vuol godere clima piacevole, tassazione favorevole e una concorrenza non (ancora) così asfissiante.

Stiamo parlando dell’Albania, e in questo post andremo a vedere i vari passaggi e le possibilità per aprire un bar o un ristorante in questo paese.

 

LA BUROCRAZIA PER APRIRE UN LOCALE IN ALBANIA

Spiagge blu e prezzi bassi, alcune delle ragioni per cui cresce il turismo in Albania

Spiagge blu e prezzi bassi, alcune delle ragioni per cui cresce il turismo in Albania

 

Nonostante abbiamo frugato in ogni recesso di internet, non siamo riusciti a trovare informazioni precise e circostanziate sul percorso burocratico da seguire per aprire un locale in Albania. Ci sono PDF molto articolati che abbiamo trovato traducendo in albanese “regolamenti per aprire un ristorante” (rregullat për hapjen e restorantit) ma la nostra minima (anzi nulla) conoscenza della lingua ci ha fermato, se pensate, al contrario di noi, di padroneggiare la lingua potete comunque indagare.

Quello che abbiamo dedotto parlando con alcuni ragazzi albanesi che gestiscono attività da noi, è che il percorso passa dalla istruttoria di un documento, una sorta di SCIA, che verrà poi esaminata dall’ufficio comunale e dall’ufficio di igiene. Per questo ultimo aspetto, quello igienico sanitario, abbiamo potuto capire come le normative in uso in Albania siano di fatto le stesse che consentono o meno l’apertura di un locale in Italia. Aspetti come le altezze minime, i rapporti fra cucina e sala, i servizi igienici e le normative HACCP sono praticamente gli stessi.

Un aspetto importante per quello che riguarda il rapporto con la burocrazia è invece quello sulla tassazione, che in Albania è invece estremamente basso. Per una impresa la tassazione sugli utili è al 15%, estremamente bassa se confrontata con quella italiana, e arriva addirittura al 7,5% se l’attività fattura meno di 50.000€ (il chiringuito sulla spiaggia?).

L’IVA è, sul commercio, al 20%, poco più bassa di quella italiana. Probabilmente esiste una aliquota più bassa sulla somministrazione, ma non abbiamo trovato indicazioni al riguardo; sono esentate invece dall’IVA le attività che fatturano meno di 36.000€.

Per altre utili informazioni sull’apertura di una attività in Albania suggeriremmo un’occhiata a questo documento (in Italiano) molto ben strutturato.

 

I COSTI PER UN RISTORANTE IN ALBANIA

Un insalata di mare servita da un ristorante italiano a Durazzo

Un insalata di mare servita da un ristorante italiano a Durazzo

 

Se il confronto con la realtà Italiana da, dal punto di vista burocratico, poche sorprese, molte di più arrivano dal lato dei costi che deve sopportare una attività.

Come sappiamo, i principali costi da tenere d’occhio per un ristorante o un locale sono quelli inerenti il food cost, quelli del personale e quelli di struttura: utenze e affitto.

Per quello che riguarda il cibo, e quindi il food cost, la realtà Albanese ci parla di un costo che è circa il 40% più basso rispetto a quello Italiano, logico che se importeremo cibo italiano, i costi rischieranno di essere, al contrario, più alti che da noi.

Per quello che riguarda il personale invece, gli stipendi sono incredibilmente bassi. L’attuale contratto del lavoro prevede uno stipendio base di 158€ circa al mese per 174 ore di lavoro. Da aggiungere a questo ci saranno poi i contributi (pensioni e cassa malattia) che incrementano questo costo di circa il 17%.

Non siamo riusciti, ad oggi, a trovare indicazioni sugli affitti commerciali, che alcuni siti riportano molto bassi rispetto alla media italiana ma in rapida ascesa per la sorta di boom economico che sta vivendo la nazione. Abbiamo invece trovato siti con locali in vendita a cifre che variavano dai 30.000 ai 90.000€ chiaramente queste cifre andrebbero poi valutate con il fatturato annuo del locale.

Come sappiamo bene, le spese basse possono dire poco, se i prezzi dei piatti e dei drink sono bassi. Abbiamo per questo frugato per vedere i menù di ristoranti (sopratutto ristoranti italiani) in Albania.

Da questa analisi vediamo come in media i prezzi risultino più bassi. Cene “Albanian style” si trovano sui 10/15€ a persona, mentre le pizze vanno dai 4 ai 7€.

 

IDEE E TENDENZE PER APRIRE UN LOCALE IN ALBANIA

Le pizze proposte dalla Jimmy's Pizza di Durazzo.

Le pizze proposte dalla Jimmy’s Pizza di Durazzo.

 

L’Albania sta conoscendo una fase di grande crescita. Da tempo, gli albanesi emigrati negli anni ’90 stanno rientrando, e con loro rientrano capitali e competenze, mestieri imparati, fra i quali quelli di pizzaiolo e cuoco italiano. Sono ormai anche diversi gli imprenditori italiani che, attratti dalle facilitazioni fiscali e da un contesto più aperto rispetto alla competizione italiana, stanno aprendo in Albania.

Se a tutto questo si unisce il fatto che il turismo italiano sta crescendo nelle località di mare albanesi, si capisce che, dopo la cucina albanese, i locali italiani stanno crescendo velocemente, di numero, e, in alcuni casi, di qualità.

Un’altra tendenza in crescita, e che al momento offre meno competizione, è quello degli hamburger e steak house. Ancora poco presente sono i locali focalizzati su cocktail di alto livello o caffetterie di qualità. Una strada ancora da battere a Tirana e dintorni.

CLICCATE QUI per scoprire le date dei nostri PROSSIMI CORSI DI APERTURA E GESTIONE BAR E LOCALI e portate al corso i VOSTRI PROGETTI, LI ESAMINEREMO INSIEME!

The post Aprire un Locale In Albania first appeared on Aprire Un Bar.]]>
https://aprireunbar.com/2017/12/22/aprire-un-locale-in-albania/feed/ 3