Arredamento | Aprire Un Bar https://aprireunbar.com Come aprire un bar o un locale: informazioni, suggerimenti e segreti per diventare un gestore di successo! Tue, 26 Jul 2022 10:02:09 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.0.9 10 Idee (Ragionate) per Arredare un Bar https://aprireunbar.com/2022/07/26/10-idee-ragionate-per-arredare-un-bar/ https://aprireunbar.com/2022/07/26/10-idee-ragionate-per-arredare-un-bar/#respond Tue, 26 Jul 2022 09:27:56 +0000 https://aprireunbar.com/?p=20002 L’arredamento di un bar non è certo un aspetto banale, deve tener conto di molti fattori, dare risposta a molte necessità. Per questo abbiamo pensato […]

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L’arredamento di un bar non è certo un aspetto banale, deve tener conto di molti fattori, dare risposta a molte necessità. Per questo abbiamo pensato ad un video post sulle 10 idee per arredare un bar, ma ragionate…

Che volete, la tendenza attuale, nella logica del clickbait, è quella “scrivi un post con –le 10 idee– oppure -i 5 consigli…- e ti arriveranno un sacco di clic e di like!” ce lo hanno ripetuto talmente tanto che non abbiamo resistito e abbiamo anche noi intitolato questo nuovo video della nostra serie “Aprire un bar in Video” -10 idee per… – 

Post così però ci sembrano sempre troppo genericamente adattabili ad ogni contesto, mentre arredare un bar è cosa molto personale:

  • Deve rappresentare l’anima del progetto e del suo ideatore
  • Deve essere rassicurante per un certo tipo di pubblico
  • Deve  essere in linea con le tendenze, un po’ come la moda
  • Deve essere un luogo di lavoro destinato ad alti ritmi, quindi ben pensato a livello ergonomico.

Partendo da queste linee guida proviamo a dividere questo post nei 10 concetti promessi nel titolo, ma con una sorta di filo conduttore, di percorso ragionato.  Ancora meglio possiamo farlo nel video, che trovate qui sotto, mentre qui ci limitiamo a darvi i cenni!

1  L’arredo di un locale deve rispecchiare la sua offerta

Un arredamento deve parlare del messaggio, del prodotto e della filosofia del locale. Pare scontato, ma spesso si vedono locali “da cibo povero” arredati in maniera troppo lussuosa o magari troppo minimale, bianchissimi o acciaiatissimi, troppo schematici… inoltre un locale deve essere rassicurante, per la categoria di pubblico che vogliamo rassicurare (che, se sono gli appassionati di musica heavy, può portare ad un arredamento per niente rassicurante per il resto del pubblico… )

2 il locale deve parlare di noi

Abbiamo passione per la vita? Capisco che sono parolo grosse, ma non saprei come risassumere meglio questo punto..

Per spiegare meglio il concetto partiamo dicendo che la casa di ognuno di noi riassume un po’ la nostra anima, le nostre passioni (la musica, la lettura, la playstation, la botanica, l’enigmistica in bagno…) il nostro carattere (preciso? disordinato? Un po’ maniaco?) i nostri gusti (artistici, in cucina, nella scelta dei mobili…) ecco, possiamo dire che la nostra casa è un’allargamento, una realizzazione pratica della nostra anima.

E il nostro locale? Molto probabilmente, un po’ alla volta, sarà lo stesso. Se ci sta a cuore cominceremo a metterci dentro la nostra musica, i nostri quadri o foto preferiti e se ci piace la settimana enigmistica finiremo per lasciarne in giro qualche copia (e magari non dispiace ai clienti). A questo punto anche il nostro locale sarà un’allargamento della nostra anima!

Il punto sta proprio qui: se siamo persone ricche di passione, di interessi, di energia probabilmente lo sarà anche il nostro locale, rifletterà entusiasmo, sarà pieno di idee, mai banale e probabilmente pieno anche di oggetti, come lo è casa nostra! Se invece (purtroppo a volte accade) il locale viene aperto da persone con poche passioni, con poche idee, ecco che troveremo una bella parete vuota, magari con in mezzo una stampa comprata in quei grandi magazzini di arredamento svedese. Una stampa che non parla di noi, che non aggiunge energia, che è facile capire essere stata messa lì solo perchè “vuoto è brutto…”

3 Il nostro è un locale di servizio o di esperienza?

A  questa differenza fondamentale abbiamo già dedicato un post sul nostro blog che trovate in descrizione.

Se il locale è di servizio  avremo bisogno di un arredamento lineare, efficiente, veloce e facile da pulire, con un sistema pensato sulle grandi quantità e sui flussi veloci.

Se invece è un locale di esperienza dovrà essere essenzialmente accogliente (per il target). Ma esattamente, cosa significa “accogliente”?

4 I colori

Un locale diventa accogliente per i colori, che sono legati a un senso di “calore” ma anche (ancora) alle mode del periodo e al messaggio che il locale vuole dare.

Gli interior designer con cui parliamo ci dicono che il colore passepartout è adesso il grigio, che, come texture, viene spesso ritrovato in un materiale “rough” per eccellenza come il cemento.Al grigio si accoppiano colori che diano risalto, che caratterizzino, in molti casi il blu, in altri il rosso o il bordeaux… e naturalmente, altro passepartout, il legno naturale.

Arredare un locale con Grigio e blu
The blue cup coffee shop Kiev, Ucraina. Sito Archilovers

5 Quadri e foto

in ogni casa quadri e foto arredano, fanno casa, fanno armonia, ma con alcune regole.

Se sono quadri è importante capire che saranno visti all’interno di un locale, non in un museo, quindi grandi, perchè nessuno andrà a vederli troppo da vicino, e quindi colorati, che colpiscono come oggetti di arredamento, prima ancora che come opere d’arte.

Foto? Che siano grandi e colorate è più difficile, infatti possono essere piccole e in bianco e nero, l’importante è invece che siano molte, con una certa armonia (sempre stessa misura?) e che raccontino una storia (tutti i personaggi famosi che sono venuti a trovarci? I nostri viaggi nelle piantagioni del caffè?..)

Ospitare mostre d’arte, magari di artisti emergenti? Vi abbiamo dedicato un post!

Le foto, se molte e con una storia collegata, fanno arredamento nei locali...
Caffeination, Anversa, Belgio. dal sito Coffeegeekio

6 Le luci

Torniamo alla differenza fra locali di servizio e di esperienza. Locale di servizio spesso fa rima con locale diurno, da colazione o da pausa pranzo. Qui la luce naturale deve farla da padrone, con luci artificiali pensate solo per integrare e simulare quella naturale. In questi casi attenzione, se la luce interna fosse troppo bassa, al riflesso sui vetri, si rischia di non vedere nulla da fuori…

Locali di esperienza: gli specialisti parlano di combinare luce diretta  (sul tavolo magari) e luce più soffusa, in ambienti arredati con tonalità chiare, sono frequenti, negli ultimi anni, gli effetti ombra/luce per spezzare la monotonia (effetto mensa) e conferire carattere all’ambiente.

7 Le piante

Ecco un’altro degli elementi che rendono una casa piacevole e confortevole, quindi anche un locale. il verde rilassa sempre e sa di vivo, di naturale.

Di vivo e di naturale appunto, il che vuol dire più complicato da rendere piacevole all’occhio (una pianta rinsecchita e stenta non è poi esteticamente gradevole) e perfino da mantenere in vita, in un locale incasinato, magari con poca luce naturale e tanta confusione dalla mattina alla sera.

Diciamo che arredare un locale con le piante richiede un po’ di disposizione, di passione, un minimo di pollice verde…

Poi c’è chi coltiva perfino piante utili alla cucina, come il rosmarino, e piante utili al bar, come la menta!

8 Arredare con i libri

Quanti libri finti fabbricherà Ikea per i negozi dove mostra i suoi esempi di arredamento? 

Chi arreda sa bene le potenzialità dei libri come complementi di arredo. Per quanto siano allineati, ammucchiati o accatastati faranno comunque arredamento, calore e sensazione di comfort, di vissuto, di lettura in un pomeriggio comodo e perfino di un tocco di intellettualità…

9  Arredare con tessuti e tappeti

Da vecchia mansion inglese, anche questi fanno piacere e accoglienza, ma non importa certo che siamo noi a dire che sono ben poco adatti ad un locale affollato e veloce, dove si sporcheranno e consumeranno alla velocità della luce, dando invece un’idea di liso e trascurato. 

Usiamoli, ma nelle sale da tè, calme e sottovoce…

10  Arredare con il vissuto, il seconda mano

Ecco la strada maestra di questi anni: lo shabby chic (qualcuno lo chiama cheap & chic) la “seconda mano” molto cosy, elegante, vissuta, confortevole.

Non è una strada facile, perché richiede molta ricerca, nei mercatini dell’usato, nei negozietti. Ma come sempre, più tempo e energie mentali spendiamo e meno soldi spendiamo (e più capolavori facciamo)…

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Guida per Scegliere la Migliore Sedia da Bar https://aprireunbar.com/2022/01/05/guida-per-scegliere-la-migliore-sedia-da-bar/ https://aprireunbar.com/2022/01/05/guida-per-scegliere-la-migliore-sedia-da-bar/#respond Wed, 05 Jan 2022 17:52:18 +0000 https://aprireunbar.com/?p=19193 Tanti consigli, i modelli più trendy del 2022 e i prezzi giusti nella nostra guida per scegliere la migliore sedia da bar! Quando si è […]

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Tanti consigli, i modelli più trendy del 2022 e i prezzi giusti nella nostra guida per scegliere la migliore sedia da bar!
Vediamo le sedie di tendenza del 2022 nella guida per scegliere la migliore sedia da bar!

Quando si è alle prese con l’apertura di un ristorante o di un bar (modelli di ospitalità sempre più intersecati fra loro) la scelta del giusto arredo è sicuramente uno di punti più importanti sul quale concentrarsi.

La ragione principale è che una sedia si sceglie per vari ragionamenti. La comodità, la duttilità, la maneggevolezza e il grado di usura, tutti elementi che valuteremo in questa guida per scegliere la migliore sedia da bar. Sceglieremo però anche per un altra ragione fondamentale. Al giorno d’oggi l’offerta di ristoranti in cui poter mangiare è molto ampia in qualsiasi città e dunque, per rimanere impressi nel cuore dei clienti, occorre non solo offrire il massimo della qualità sul piatto, ma anche distinguersi dalla massa, attraverso un arredo studiato in ogni dettaglio.

La sedia, all’interno di questo discorso, svolge un ruolo fondamentale. Si tratta infatti di un elemento d’arredo molto appariscente sul lato estetico ed è anche l’oggetto con cui i clienti entrano maggiormente in contatto.
Per la scelta della sedia perfetta per un ristorante è dunque necessario un prodotto che offra sicurezza, comfort e funzionalità.

Oggi cercheremo di capire quali sono le caratteristiche su cui maggiormente focalizzare la propria attenzione nella scelta di una sedia per ristorante. Lo faremo dandovi qualche consiglio importante grazie ai consigli di Fabrizio, (che ringraziamo tantissimo per averci messo a disposizione la sua competenza, responsabile marketing di LUSINI forniture alberghiere, azienda leader del settore da anni in Italia ed Europa.

Scegliere le sedie da bar ristorante: le caratteristiche fondamentali

È inutile girarci attorno, nel mondo delle sedie per ristoranti e bar esistono modelli di ogni tipo, di ogni prezzo e per ogni stile. Queste si possono trovare in numerosi negozi diversi ed è possibile trovare prodotti che soddisfano necessità differenti. Cerchiamo di comprendere insieme però, quali siano le caratteristiche principali a cui fare attenzione.

Il prezzo giusto per la sedia da bar o ristorante

Voglio iniziare subito con la caratteristica che forse più di ogni altra spesso incide sulla decisione finale: il prezzo!

Il costo di acquisto di una sedia per ristorante o bar può variare decisamente in base al modello, ma le caratteristiche che maggiormente incidono sul prezzo di vendita sono:

  • La qualità della sedia e dei suoi materiali di realizzazione;
  • L’area di produzione (Europa o Asia);
  • La funzionalità del modello;
  • Le caratteristiche tecniche del prodotto.

Possiamo affermare che in media una sedia economica da bar o ristorante ha un prezzo che si attesta al di sotto dei 50€, una sedia di medio livello tra i 50 e gli 90€, una sedia di alto livello, per materiali e finiture, al di sopra degli 90€.

È ovvio che il prezzo possa invogliare alla scelta di un modello economico, ma in questa sede vi invito a fare gli opportuni pensieri prima di prendere la decisione finale.

Spesso le sedie eccessivamente economiche si dimostrano al di sotto delle aspettative. Queste non possono offrire il giusto comfort per i clienti e, ancora più spesso, non essere conformi alle normative che in questo settore occorre rispettare.

Nel pensare la sedia migliore per il bar o ristorante dovremo pensare anche al grado di usura a cui le sedie saranno sottoposte.

La migliore qualità della sedia da bar

Le sedie possono essere realizzate in molti materiali differenti. Se solo prendiamo in esame delle comuni sedie in legno, qui la qualità può variare decisamente tra modello e modello.

Un legno di faggio, giusto per fare un esempio, è molto più economico del legno di quercia. La sedia può poi essere realizzata con lavorazioni del legno particolari, più o meno economiche, che incidono notevolmente sul prezzo finale.
Giusto per citare un esempio simile per le sedie da esterno, quelle in alluminio sono spesso più economiche dei modelli in acciaio. questi ultimi, per poter resistere agli agenti atmosferici, necessitano di un trattamento specifico e dunque di maggiore lavoro da parte del produttore.
Qualità vorrà quindi dire sicurezza (attenti alle sedie supereconomiche, a volte qualche cliente può essere decisamente in sovrappeso….) e sopratutto durata: una sedia più costosa oggi può farci risparmiare molto dopo!

Noi di Lusini da sempre tendiamo a non scendere a compromessi quando c’è in gioco la qualità, la durata e la sicurezza del cliente. Tutte le sedie del nostro catalogo sono realizzate con i migliori materiali sul mercato e sottoposte ai più severi test di sicurezza, prima di essere messe sul mercato.

Un altro ragionamento si aggancia a questo. Quando si acquista una sedia per un locale pubblico in un negozio per privati spesso si trovano prezzi più bassi, ma non si pensa al fatto che la tipologia di prodotto è molto diverso da quello che potreste trovare all’interno di uno store di professionisti.

Le sedie per uso domestico non necessitano infatti di superare molti scogli che le sedie per uso professionale devono invece essere capaci di oltrepassare.

I test Lusini per le sedie da bar

Giusto per fare un esempio, le sedie dell’assortimento Lusini sono sottoposte a severi test di laboratorio che ne misurano la sicurezza per l’uso in ambito professionale, esse devono infatti essere capaci di 

  • Sopportare un peso sino a 160 kg;
  • Non ribaltarsi neanche se sollecitate in maniera intensiva su seduta e schienale;
  • Durare a lungo nel tempo. In laboratorio vengono riprodotti 5 anni di uso intensivo in 8 giorni, durante i quali il mobile viene sottoposto a intense sollecitazioni.

La protezione antincendio delle sedie da bar imbottite

I mobili imbottiti, come possono essere le sedie, necessitano infine di una particolare attenzione all’interno dei locali pubblici. La normativa italiana è in questo caso particolarmente severa e richiede che simili prodotti vengano realizzati con materiali ignifughi, cioè che non possano prendere fuoco.

Simili materiali sono ovviamente più costosi di materiali in tutto per tutto uguali ma non resistenti al fuoco, ed incidono notevolmente sul costo finale del prodotto. L’assortimento di sedie e mobili imbottiti di LUSINI sono realizzati utilizzando imbottiture e rivestimenti resistenti al fuoco, capaci di dare al ristoratore una sicurezza in più e un’attenzione importante verso la sicurezza dei propri clienti.

Quali saranno i modelli di sedia da bar più in trend nel 2022?

Negli ultimi anni abbiamo visto, e abbiamo parlato di molti trend nel mondo dell’arredamento bar (avevamo per esempio parlato dell’arredamento ecosostenibile per bar) l mondo della sedia si evolve ogni anno e le tendenze cambiano in continuazione. Nonostante ciò, il 2022 vedrà sia delle novità che delle conferme nei trend che caratterizzano bar e ristoranti.
Le nostre previsioni ci confermano che i prodotti che seguono saranno quelli più in voga e apprezzati fra le sedie per bar e ristoranti nel 2022.

#1 Sedia Yankee

La sedia Yankee di Lusini

La sedia Yankee sarà sicuramente una delle novità di maggior successo dell’assortimento LUSINI nel 2022.

Si tratta di un prodotto di alta qualità, realizzato con una pelle sintetica di prestigio che simula alla perfezione la pelle vera. Le cuciture e la trapuntatura all’interno della sedia le donano un look curato ed elegante, capace di rendere la sedia ideale sia per ambienti eleganti, che per spazi giovani e moderni.

La robusta struttura in acciaio verniciato nero con 4 gambe che si diramano da un unico punto centrale la rende ancora più speciale e perfetta per i locali che vogliono distinguersi dalla massa.

#2 Sedia Almonda

La sedia Almonda di Lusini

Almonda è invece una grande conferma tra le sedie per ristorante che saranno in piena tendenza nel 2022. Si tratta infatti di un prodotto molto apprezzato dai clienti per l’estrema comodità che è in grado di offrire.

Almonda si contraddistingue per il suo rivestimento in tessuto sintetico che simula alla perfezione il velluto, antimacchia e semplice da pulire in caso si macchi.

La sua struttura è realizzata in legno massello verniciato di nero. Almonda si adatta alla perfezione all’interno di ambienti eleganti e locali che ricercano una buona dose di ricercatezza.

#3 Sedia Nolo

Sedia da bar Nolo

La sedia Nolo è sicuramente il modello maggiormente alla moda che LUSINI presenta al suo pubblico nel 2022.

Nolo è infatti una sedia in pieno stile industriale, che ben si adatta ai locali urbani che vogliono richiamare il classico stile USA al loro interno.

È interamente realizzata in acciaio verniciato a polvere e rifinita con una studiata imbottitura sulla seduta e lo schienale, che la rendono particolarmente comoda. La trapuntatura verticale della seduta e dello schienale rappresentano il tocco di classe in più che rendono la sedia ancora più speciale.

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Come Mettere una Insegna per un Bar? https://aprireunbar.com/2021/04/15/come-mettere-un-insegna-per-un-bar/ https://aprireunbar.com/2021/04/15/come-mettere-un-insegna-per-un-bar/#respond Thu, 15 Apr 2021 13:31:43 +0000 https://aprireunbar.com/?p=18847 Quanto costa fare un insegna per un bar? Quali sono i regolamenti? Tutto quello che c’è da sapere sul come mettere un’insegna per un bar. […]

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Quanto costa fare un insegna per un bar? Quali sono i regolamenti? Tutto quello che c’è da sapere sul come mettere un’insegna per un bar.
Un'insegna davvero storica, quella del bar Zucca di Milano. Ma quanto costa fare l'insegna di un bar?
Un’insegna davvero storica, quella del bar Zucca di Milano. Ma quanto costa fare l’insegna di un bar?

Stiamo lavorando sul nostro nuovo locale, abbiamo identificato la location, portato a termine le trattative e fra poco avremo le “Chiavi in mano”, è quasi il momento di passare alla fase operativa.

Questa fase sarà massicciamente incentrata sul lay out e sull’arredamento del bar, ma a riguardarci non sarà solo l’interno del locale, dovremo prendere in considerazione anche l’esterno, e soprattutto una componente fondamentale, dell’arredamento e della comunicazione: l’insegna.

Sulle insegne le scuole di pensiero sono diverse, per alcuni devo essere grandi, supervisibili e illuminate, per altri piccole o quasi assenti, magari sostituite da una piccola placchetta laterale. Queste visioni rappresentano diverse mode (insegna grande e luminosa anni fa, più piccola adesso) ma anche diversi contesti (insegna grande in luoghi di fortissimo passaggio o quando il locale deve essere visibile a distanza, piccola nelle viette dei centri storici). Ma, qualunque sia la nostra idea o necessità: quanto costa mettere una insegna per un bar? Qual’è la procedura per installarla? Vediamolo insieme.

COME CREARE UNA INSEGNA PER UN BAR?  

Primo passaggio: la creatività, possibilmente la nostra, non quella del grafico, che arriverà dopo.

Si, in questa fase sarebbe davvero utile metterci noi, matite alla mano, a immaginare e schizzare la nostra insegna. Essa dovrà parlare di noi e tener conto di molti aspetti:

  • Il tipo di locale che vogliamo aprire. Una classica caffetteria di passaggio potrebbe avere bisogno di una insegna importante e visibile. Un localino serale un po’ di nicchia potrebbe preferire una immagine “più discreta”. Pensiamo bene all’immagine che vogliamo dare al nostro locale.
  • Le dimensioni del bar. Un locale molto grande, curiosamente, potrebbe accontentarsi di una insegna piccola,  mentre una porticina di ingresso potrebbe necessitare di maggior visibilità
  • Il contesto intorno. Affollato? Spazi molto grandi? Passaggi prevalentemente automobilistico o pedonale? Stradina di campagna? Mettiamoci nei panni del nostro pubblico…
  • Spazi dove poter applicare, fisicamente, l’insegna. Elemento non da poco: inutile immaginare insegne enormi se poi non sappiamo dove collocarle…

Finito di schizzare il disegno della nostra insegna? Ottimo, questo è il momento del grafico. Lui ci suggerirà miglioramenti e alternative, proporrà materiali con cui costruire la nostra insegna (un certo disegno può andar bene su un certo materiale di supporto, ma non su un altro) e… adatterà la nostra idea a ciò che le autorità comunali permettono. 

Si, perchè i regolamenti comunali per le insegne possono, soprattutto nei centri storici, essere molto rigidi.

A questo tema avevamo già dedicato anni fa questo post, ma come esempio possiamo riportare cosa prescrive il Comune di Firenze nel suo “regolamento sulla pubblicità”.

                 “ART. 10 CONTENUTO DEL MESSAGGIO PUBBLICITARIO

1. Il messaggio pubblicitario deve garantire il rispetto della dignità umana e dell’integrità della persona; non può veicolare discriminazioni dirette o indirette su razza o origine etnica, religione o convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale, né contenere alcun incitamento all’odio; non può veicolare messaggi che approvino, esaltino o inducano alla violenza, che richiamino la mercificazione del corpo, che veicolino messaggi o immagini allusive o che facciano esplicito riferimento ad attività di spettacoli a sfondo erotico.

2. Nella Zona Unesco, i bozzetti pubblicitari devono garantire sobrietà ed essere rispettosi del contesto storico e architettonico circostante. A tal fine ogni variazione del messaggio pubblicitario deve sempre ottenere apposito provvedimento autorizzatorio previa presentazione di specifica istanza.

ART. 12 NORME DI RISPETTO

2. Gli impianti pubblicitari non debbono occultarsi reciprocamente.”

QUANTO COSTA FARE UN INSEGNA PER UN BAR?

Nella prima parte di questo post abbiamo introdotto tre elementi fondamentali per una insegna:

  1. Disegno
  2. Dimensioni
  3. Materiali

Facile capire, a questo punto, come i punti 2 e 3, dimensioni e materiali, siano decisivi per capire quale sia il prezzo di una insegna da bar. A questi elementi aggiungiamo anche l’illuminazione dell’insegna.

La rete è piena di siti di aziende che producono insegne e non è difficile farci fare un preventivo per l’insegna online, inserendo vari dati tra i quali, a volte, anche una foto dell’ingresso del locale. Indagando un po’ abbiamo individuato un range di prezzi per le insegne di un negozio e di un bar.

Un’insegna illuminata (a meno che il nostro non sia un locale che chiude alle 18) sicuramente attira più l’attenzione. Per quello che possiamo vedere in rete un’insegna di questo tipo, immaginata su un ingresso di 2,50mt di lunghezza e alta 60 cm, viene dai 220 ai 450€.

Una insegna illuminata di un bar. Insegne di questo tipo possono costare da 100 a 300€
Una insegna illuminata di un bar. Insegne di questo tipo possono costare da 100 a 300€

Il prezzo salirà se l’insegna è retroilluminata (quindi realizzata su un supporto che lascia trasparire la luce dietro).

Un’insegna non illuminata delle stesse dimensioni avrà costi chiaramente più bassi, dai 120 ai 400€. In questo caso, in assenza di illuminazione, l’insegna dovrà farsi notare per il disegno e magari per i materiali.

Le dimensioni saranno più piccole se l’insegna è bifacciale (a bandiera). Questo tipo di è perfetta sugli angoli e può essere vista da entrambi i sensi di marcia Il prezzo in questo caso dovrebbe oscillare dai 300 ai 500€. 

Una insegna "a bandiera" con logo sui due lati.
Una insegna “a bandiera” con logo sui due lati.

Poco usate al giorno d’oggi, e più costose, sono le insegne “a lettere scatolate” con ogni lettera a comporre l’insegna contenuta in una “scatola” illuminata. Per questo tipo di insegna non siamo riusciti a trovare preventivi attendibili, fateci sapere!

Una soluzione poco usata oggi per le insegne di negozi e bar è quella "a lettere scatolate"
Una soluzione poco usata oggi per le insegne di negozi e bar è quella “a lettere scatolate”

Molte delle  aziende a cui possiamo rivolgerci per un preventivo si occupano anche dei rapporti con gli uffici comunali, inviando loro relazioni, planimetrie e quanto altro richiesto per l’approvazione.

Parlando di questo non dimetichiamoci che su queste insegne, in molti casi, dovremo pagare delle tasse comunali, trovate in questo post tutte le informazioni.

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Come Decorare un Bar con 14 (e molte di più) Idee Fai Da Te https://aprireunbar.com/2018/12/05/come-decorare-un-bar-con-14-e-molte-di-piu-idee-fai-da-te/ https://aprireunbar.com/2018/12/05/come-decorare-un-bar-con-14-e-molte-di-piu-idee-fai-da-te/#comments Wed, 05 Dec 2018 13:32:34 +0000 https://aprireunbar.com/?p=16052 Vogliamo arredare il nostro piccolo bar con materiali di riciclo e con tanta voglia di bricolage? Ecco un sacco di idee comode per i nostri […]

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Vogliamo arredare il nostro piccolo bar con materiali di riciclo e con tanta voglia di bricolage? Ecco un sacco di idee comode per i nostri clienti ed economiche per noi!

 

Chi dice che una bella bici, anche d'epoca, non possa dare fascino e abbellire un bar?

Chi dice che una bella bici, anche d’epoca, non possa dare fascino e abbellire un bar?

 

Consoliamoci, e togliamoci dalla testa ogni scusa: se il nostro problema è abbellire un bar, vogliamo farlo spendendo poco e non ci dispiace metter mano a martello, chiodi e all’arte del bricolage, viviamo in un’epoca d’oro!

In quest’epoca infatti, potremmo dire che non solo sono state liberalizzate le licenze di apertura dei bar, ma, in qualche modo, è stato “liberalizzato” anche l’uso di materiali poveri e di riciclo e delle tecniche fai da te per l’arredamento di bar e locali. Il risultato è che anche in Italia si vedono sempre più locali particolari, interessanti, in cui si capisce che, oltre che soldi (probabilmente meno di quanto avrebbe richiesto un arredamento convenzionale) il proprietario ha saputo mettere idee, creatività, passione e magari anche qualche vite al posto giusto!

 

PER ARREDARE UN LOCALE COMINCIAMO DAL CONOSCERE I CLIENTI

idea 1: idee per i tavoli del nostro bar?

idea 1: idee per i tavoli del nostro bar? Vecchie tavole (perfino pallet schiodati) scartate e verniciate, diventano un tavolo stiloso con pochissima spesa!

 

Perché noi progettiamo un locale? Probabilmente per guadagnarci da vivere (possibilmente bene) e chi ci permetterà di guadagnarci da vivere? I clienti! Quindi il locale dobbiamo progettarlo per loro!

Sembra banale, eppure vedo ancora centomila locali, ad ogni angolo, costruiti con l’unico scopo di essere tutti uguali, fregandosene bellamente di un concetto basico come il target, il tipo di pubblico che passa sul marciapiede.

Sicuri che un bar davanti ad una scuola elementare dev’essere bianchissimo e lussuoso quando dovrebbe attrarre bambini che trascinano la mamma a comprare la merenda? Siamo sicuri che un bar nel centro turistico di una città d’arte debba essere arredato con vetri e acciai specchiati, senza pensare che forse i turisti gradirebbero di più un arredamento che racconti, almeno in piccolo, il luogo, la meraviglia della città che visitano?

Ecco, per arredare un bar pensiamo innanzitutto a chi quel bar dovrà attrarre, a chi sarà il nostro pubblico di riferimento, e lavoriamo per lui (questo post su come scegliere la locazione ideale per un locale può aiutarci…).

 

UN ELEMENTO UNICO!

idea 2: un vecchio e brutto mobile, scartato e dipinto con vernice a lavagna, diventa un bel modo per raccontare un sacco di cose...

idea 2: un vecchio e brutto mobile, scartato e dipinto con vernice a lavagna, diventa un bel modo per raccontare un sacco di cose…

 

Oggi siamo in vena di belle notizie: per abbellire un bar sopratutto se piccolo e dargli armonia e piacevolezza, basta spesso un unico elemento di arredo, uno solo.

A dirlo, onestamente, non siamo noi. Sono diversi gli studi di architettura che dimostrano come il cliente tenda a preferire un ambiente fondamentalmente neutro, su toni e arredi non particolarmente forti, lussuosi o barocchi, ma che contenga un elemento particolare, di gusto e non banale, capace di diventare quel punto di richiamo, di forza, che ogni cliente ricorderà, più del nome del locale.

Se avete dubbi al riguardo date un’occhiata a qualcosa che più o meno tutti abbiamo in casa, un catalogo Ikea: che ci piaccia o meno lo stile proposto vedremo che molti ambienti avranno il classico stile “scandinavo” e lineare della ditta svedese, ma il designer avrà aggiunto complementi, tessuti e tocchi unici capaci di dare personalità all’ambiente fotografato.

Chi progetta il catalogo Ikea poi può permettersi di giocare solo con i complementi della ditta stessa, mentre noi possiamo giocare con un sacco di altri elementi!

Andrà benissimo anche se poi potremo e vorremo mettere in campo diversi “pezzi straordinari”  purché questi seguano uno stile complessivo; diciamo che insieme dovranno “raccontare una storia”.

 

CON CHE COSA RINNOVARE UN BAR? CON MARTELLO, CHIODI E LE NOSTRE PASSIONI!

 

idea 3: amate i vecchi libri? opportunamente incollati possono diventare un'attaccapanni, o una mensola....

idea 3: amate i vecchi libri? opportunamente incollati possono diventare un’attaccapanni, o una mensola….

Ok: un solo elemento di arredo abbiamo detto, particolare e unico, ma dove lo trovo? Semplice! Nelle nostre passioni!

  • Se siamo appassionati di moto d’epoca potremmo parcheggiare nel locale qualche bel capolavoro d’epoca, lucidissimo (e attenzione, negli anni 2000 perfino qualche vecchio “ciao” o “bravo” anni ’80 può andare, in Argentina ho visto chi ci realizzava il bancone bar!). Se non c’è spazio per un mezzo intero ci metteremo modellini, o parti smontate!
  • Appassionati di bici? Vedi come sopra, perfino la bici con cui arrivate al locale, se è strafiga, può essere parte dell’arredo!
  • Appassionati di calcio? Fare sfoggio di fedi calcistiche in un locale pubblico può non essere il massimo, ma esporre una collezione di squadre di Subbuteo… (non le avete? Ci sono i mercatini dell’usato, a volte si trovano cose incredibili!).
  • Appassionati di musica? Volete non mettere un bel giradischi e una supercollezione di vinili che i clienti possono mettere da soli? (anche questi nei mercatini si trovano  alla grande!)
  • Appassionati di ricamo? Beh, è il momento di esporre, e magari di vendere, le vostre più belle collezioni! (e magari mettere lana e ferri a disposizione dei clienti, come nel knit bar!)

 

E ORA, QUALCHE IDEA!

Vi avevamo promesso chiodi, martello e bricolage, vediamoci quindi un po’ di belle idee di arredo bar con materiale di riciclo!

 

Idea 4. Decorare il bancone bar con vecchie cornici

Idea 4. Decorare il bancone bar con vecchie cornici trovate da qualche rigattiere, se sono diverse, colorate o strane va benissimo!!

 

Idea 5. Idee per arredare il bagno del bar con le cassette.

Idea 5. Idee per arredare il bagno del bar con le cassette. in quel caso gli asciugamani saranno probabilmente di carta, ma i modi di utilizzo sarebbero mille!

 

Idea 6: e se una vecchia porta diventa una mensola dove i clienti si siedono al volo?

Idea 6: e se una vecchia porta diventa una mensola dove i clienti si siedono al volo?

 

Idea 7: un vecchio tavolo della nonna, una lastra di vetro e tante cartoline, o banconote straniere, o...

Idea 7: un vecchio tavolo della nonna, una lastra di vetro e tante cartoline, o banconote straniere, o…

 

idea 8: per decorare la toilette di un bar possono andare bene anche stampe (magari adesive) che tutti possono capire...

idea 8: per decorare la toilette di un bar possono andare bene anche stampe (magari adesive) che tutti possono capire…

 

Idea 9: siete frequentati da turisti? Le tovagliette possono diventare una mappa "alternativa"!

Idea 9: siete frequentati da turisti? Le tovagliette possono diventare una mappa “alternativa”!

 

Idea 10: un calcio balilla, piccolo e raccolto in qualche mercatino, può essere anche parte del tavolo, no?

Idea 10: un calcio balilla, piccolo e raccolto in qualche mercatino, può essere anche parte del tavolo, no?

Idea 11? Scopriamo in questo post come ridecorare una parete o il bancone bar con due lire e in poco tempo!

Idea 12? Anche la raccolta differenziata può essere divertente… Vediamo come!

Idea 13? Che ne dite dei paralumi fatti con tazze e bricchi?

Idee da 14 a 100? Guardate questo video!!

 

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Banco Bar? Basso, Per Guardare il Cliente negli Occhi! https://aprireunbar.com/2017/11/16/banco-bar-basso-per-guardare-il-cliente-negli-occhi/ https://aprireunbar.com/2017/11/16/banco-bar-basso-per-guardare-il-cliente-negli-occhi/#comments Thu, 16 Nov 2017 20:45:42 +0000 https://aprireunbar.com/?p=14272 La macchina da caffè espresso va messa davanti o va dietro il banco? Va messa attraverso! Scopriamo un concept che annulla la distanza con il […]

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La macchina da caffè espresso va messa davanti o va dietro il banco? Va messa attraverso! Scopriamo un concept che annulla la distanza con il cliente e che ci permette di avere sempre una visione sul locale.

 

Macchina da caffè al bar sul banco o sul retrobanco? E’ meglio porla sul retro, in modo che lavorando si diano le spalle al cliente (che però così può vedere la nostra abilità al lavoro) oppure meglio davanti, sul bancone vero e proprio, tenendo così meglio d’occhio il locale ma anche avendo, fra noi baristi e la clientela, la massiccia barriera della macchina?

Può sembrare un argomento banale, accademico, ma è uno dei temi più sentiti nel mondo del bar design, sia fra gli architetti che si occupano di locali, sia dai baristi che lavorano sul campo.

Gli argomenti di chi vuole la macchina davanti al cliente sono:

Una macchina posta sul banco: maggior contatto con il cliente e maggior ingombro...

Una macchina posta sul banco: maggior contatto con il cliente e maggior ingombro…

 

  • Posso lavorare alla macchina avendo un contatto visuale con il cliente e con il locale
  • Non do le spalle al cliente
  • Un pochino di confusione davanti alla macchina risulta meno visibile (ma questo non è certo un argomento per baristi preparati come i nostri lettori!)

Gli argomenti di chi preferisce una macchina dietro invece sono:

Macchina da caffè sul retrobanco: banco più spazioso, ma si lavora spalle al cliente.

Macchina da caffè sul retrobanco: banco più spazioso, ma si lavora spalle al cliente.

 

  • Il cliente può trasparentemente vedere la mia abilità alla macchina da caffè
  • Evito un grosso cubo davanti al banco, che così può essere percepito come più elegante e aperto.
  • Ho più spazio al banco per i clienti e non ho angoli morti di visuale.

Per molti la soluzione perfetta sarebbe quella della macchina posta di lato, ne davanti ne dietro, ma questa soluzione può non essere consentita dalla disposizione del locale. Per alcuni altri, per l’esattezza per una storica azienda di macchine da caffè di Treviso, la soluzione perfetta è la macchina che non c’è, quella a cui bisogna guardare attraverso, la macchina destrutturata in cui sporgono dal banco solo i gruppi e la lancia per il latte. Scopriamola in questo video del nostro Gabriele alla fiera Host di Milano.

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Come Scegliere l’Attrezzatura Usata o da Fallimenti per Bar e Ristoranti https://aprireunbar.com/2017/04/16/come-scegliere-lattrezzatura-di-seconda-mano-per-ristoranti-e-bar/ https://aprireunbar.com/2017/04/16/come-scegliere-lattrezzatura-di-seconda-mano-per-ristoranti-e-bar/#respond Sun, 16 Apr 2017 06:13:55 +0000 http://aprireunbar.com/?p=11961 Siete in cerca di un bancone usato, di una cucina da ristorante di seconda mano? A caccia di un’asta giudiziaria per rinnovare il vostro bar […]

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Siete in cerca di un bancone usato, di una cucina da ristorante di seconda mano? A caccia di un’asta giudiziaria per rinnovare il vostro bar o ristorante? Vediamo in questo post come valutare questi affari…

 

Come scegliere una cucina o arredamento da bar o ristorante usato? Vediamolo in questo post...

Come scegliere una cucina o arredamento da bar o ristorante usato? Vediamolo in questo post…

Pianificare. Questa è la parola d’ordine da tenere ben presente quando si vuole aprire un bar. Pianificare innanzitutto il tipo di clientela che vorremo inseguire; poi pianificare i piatti, le proposte che vorremo loro servire, e infine, in base a queste considerazioni, pianificare il tipo di attrezzature con cui dovremo equipaggiare il nostro bar o ristorante per servire il nostro menù.
Sembra un percorso banale, ma nei molti anni che abbiamo passato a seguire l’apertura di bar e ristoranti ci è capitato molto spesso di incontrare ristoranti che installavano in cucina fry top da 3000 Euro, per poi non cucinare nemmeno un uovo, così come abbiamo visto molti bar piazzare nel bancone strepitose work station, per capire solo dopo che il loro bar avrebbe chiuso alle sette, senza fare nemmeno un cocktail.

Una volta che questa pianificazione è stata fatta correttamente, è il momento di mettersi a caccia…

OCCASIONI DI ARREDAMENTO IN VENDITA PER BAR E RISTORANTI: DOVE TROVARLE E COSA CONTROLLARE

Vediamo come valutare il bancone di un bar comprato di seconda mano

Vediamo come valutare il bancone di un bar comprato di seconda mano

Una volta capito quali attrezzature ci serviranno, è il momento di pensare a dove comprarle. L’arredamento da bar di seconda mano, le attrezzature per ristorante usate da gestioni precedenti, possono offrire interessanti risparmi, a patto di avere un po’ di buon senso e di trovare il tempo per cercare l’attrezzatura giusta.

Tempo poi, ma nemmeno troppo, visto che internet è pieno di siti di vendita on line di attrezzature da bar di seconda mano, di banconi bar usati, di attrezzature per gelateria da fallimenti e altro ancora.
Il maggior limite, appunto, è il tempo, non solo quello che possiamo passare in rete a cercare sui vari siti (Ebay o Subito.it tanto per citare i più famosi, oppure siti settoriali come Ristoattrezzature.com o progettousato.it) ma anche quello che possiamo passare andando in giro per vedere le attrezzature stesse.
Molti di questi siti offrono, fra i vari filtri, anche quello sulla regione dove vogliamo trovare il nostro affare; usate questi filtri per non perdere tempo, se siete di Treviso un conto è andare a vedere il vostro bancone a Rovigo, un altro a Latina!

Infatti, evidente che quando si acquista un usato, o comunque da privati, una verifica sul posto è essenziale. In questa verifica valuteremo alcuni elementi:

  • La persona o l’azienda che ci propone l’affare. Internet, come il mondo “non virtuale” ospita purtroppo anche truffe o persone di dubbia moralità. Guardare in faccia chi ci propone l’affare è sempre buona norma. Diciamo che l’abito fa, almeno un po’, il monaco.
  • Rendersi conto delle condizioni degli arredi. Se dobbiamo comprare tavoli, panche, e perfino un bancone, sarà più che opportuno valutarne con attenzione non solo le condizioni generali e l’usura, ma anche la congruità con il tipo di stile che abbiamo pensato per il nostro locale, e l’opportunità e i costi di un eventuale restauro.
  • Rendersi conto del funzionamento. Più che opportuno, in questo tipo di affari, è mettere in moto tutto quello che ha un motore. Una vetrina refrigerata o riscaldante (trovate info su questo tipo di vetrine e sui loro consumi energetici in questo post) un forno, la cella frigo di un bancone andrebbero accese e tenute on per qualche ora, per valutare se tutto funziona bene e non ci sono anomalie. Non serve essere paranoici, ma il buon senso aiuta sempre…

 

ATTREZZATURE E BANCONI BAR E PUB USATI E DA FALLIMENTI: COME VALUTARLI

Un bar si identifica soprattutto su due elementi:

  • Il bancone
  • La macchina da caffè

Alla scelta del bancone da bar usato avevamo già dedicato molto spazio in questo post, e avevamo visto come questi possono essere rivestiti e rinfrescati usando per esempio la tecnica delle pellicole (trovate qui il post, ma se siete interessati ai banconi trovate qui un reportage completo, inoltre una carrellata di slide su bancone fatto a bassissimo costo fa parte del programma del corso di apertura e gestione ristoranti e bar che organizziamo ogni mese.
Riguardo ad un bancone frigo abbiamo visto il questa intervista al signor di Serafino, come siano soprattutto da controllare coibentazione e funzionamento del motore.

La macchina da caffè espresso è spesso data in comodato d’uso dalle torrefazioni, qualora si optasse per acquistarla noi (non è una cattiva scelta) attenzione soprattutto ad accendere la macchina (con la caldaia caricata d’acqua!) e a vedere se, in un massimo di 40/50 minuti la pressione in caldaia arriva ad 1/1.1 atmosfere. Valutate inoltre che l’acqua dalla doccetta esca correttamente, non schizzando come una doccia ma sgorgando come una sorgente.

Senza schizzi, quasi sgorgando da una sorgente, così deve uscire l'acqua dalle doccette...

Senza schizzi, quasi sgorgando da una sorgente, così deve uscire l’acqua dalle doccette…

In tutti e due i casi sarà segno che la macchina non ha particolari accumuli di calcare, quindi è in buono stato.

CUCINE, FORNI E ATTREZZATURE USATI E DA FALLIMENTI PER RISTORANTI E PIZZERIE: COSA VERIFICARE

Partiamo da un paio di punti:

  • I frighi, i fornelli, le piastre e le altre macchine da ristorazione professionale sono fatte per durare, sono resistenti e non si rompono frequentemente.
  • La maggior parte delle attrezzature da ristorante provenienti da fallimenti arrivano da locali che non hanno funzionato, sono quindi macchine che hanno lavorato poco e per poco tempo.

Le attrezzature professionali, essenzialmente, sono più resistenti di quelle da casa, sono capace di reggere ritmi di lavoro e carichi molto intensi, così come usure di molte ore al giorno per molti anni. E’ per questo che acquistare attrezzature usate può essere una buona scelta, una cucina di seconda mano, un frigorifero professionale usato, una griglia o un fry top proveniente da asta giudiziaria sono attrezzature che probabilmente hanno ancora davanti anni di vita.
Il consiglio resta quello di prima, accenderli.

Da verificare sono soprattutto:

  • gli elementi riscaldanti (le resistenze sotto le friggitrici professionali, i fry top e i forni professionali)
  • gli elementi refrigeranti (spesso i frighi vecchi hanno perdite di gas e quindi di capacità raffreddante, inoltre hanno la coibentazione danneggiata)

Se le attrezzature per il ristorante si cercano in una asta giudiziaria o fallimentare, è difficile provare i prodotti prima di acquistarli, ma si possono fare davvero buoni affari soprattutto in virtù del fatto che questi locali sono spesso falliti dopo pochi anni (e spesso pochi mesi) di vita, semplicemente non hanno funzionato, quindi queste attrezzature rischiano di essere praticamente nuove

Comprare la workstation o attrezzatura da bar di seconda mano.

Comprare la workstation o attrezzatura da bar di seconda mano.

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Idee per l’Arredamento di Bar e Ristoranti: un Video di Due Ore!! https://aprireunbar.com/2017/04/03/idee-per-arredamento-bar-2-ore-di-idee/ https://aprireunbar.com/2017/04/03/idee-per-arredamento-bar-2-ore-di-idee/#comments Mon, 03 Apr 2017 06:24:20 +0000 http://aprireunbar.com/?p=11955 Siete a caccia di idee creative e innovative per arredare il vostro bar, locale o ristorante? Un video raccoglie centinaia di spunti da tutto il […]

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Siete a caccia di idee creative e innovative per arredare il vostro bar, locale o ristorante? Un video raccoglie centinaia di spunti da tutto il mondo…

 

Le idee per arredare un bar non sono mai abbastanza…

La rete, il web offre sterminate sorprese, e frugando bene si trovano chicche eccezionali, o almeno degne di interesse e capaci di accenderci qualche lampadina.

E’ probabilmente questo il caso del video che abbiamo scovato, un video di quasi due ore (un’ora e 59, per l’esattezza) che ci mostra centinaia e centinaia di foto di idee per arredamento di bar.

Nelle centinaia di foto (ricordate i libri di arredamento, quelli costosissimi, ecco,è cosa simile) si trova naturalmente di tutto. Dagli arredamenti e design di bar, di arredamenti di gelaterie e di pasticcerie fino all’arredamento per i ristoranti moderni, ai bancone da bar in stile vintage (magari bella epoque?) ai ristoranti arredati in stile provenzale (legno semplice, dipinto di un bel bianco rustico…) ah, beh, nel video ci sono anche un sacco di cose onestamente poco interessanti…

Sappiamo bene che per i nostri lettori, e per qualsiasi imprenditore di buon senso, le idee sono sempre misurate con la bilancia più precisa e impietosa: quella del costo.

Al tema di quanto costa aprire un bar abbiamo già dedicato molti post, e, se dobbiamo consigliarne uno, allora sicuramente quello che trovate a questo link; è un post vecchio di sei anni, ma ancora attualissimo nelle linee generali.

Nelle linee generali (costo di arredamento di un bar di circa 850/1000€ al metro quadro, bancone bar con prezzi sui 5000€ al metro) appunto, perché se qualcosa è cambiato da anni a questa parte è un nuovo approccio, da una parte quasi filosofico dall’altra dettata da questi tempi difficili: quello di arredare  il bar con pochi soldi. A questo tema, quello dell’economia, dedichiamo sempre una parte del nostro corso di apertura e gestione bar, dove esaminiamo casi come quello del ristorante di successo in 26 metri quadri o possibilità come quelle offerte dalle nuove possibilità di stampaggio.

Bene, è il momento di sfogliare l’infinito video che trovate qui sotto…

 

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Caso Pratico: Ristrutturare e Rilanciare un Bar a Catanzaro https://aprireunbar.com/2017/03/23/intervista-antonio-mancuso/ https://aprireunbar.com/2017/03/23/intervista-antonio-mancuso/#respond Thu, 23 Mar 2017 07:36:17 +0000 http://aprireunbar.com/?p=11869 Come ristrutturare, come riaprire  e aumentare la clientela di un bar chiuso da tempo, vediamo un caso pratico a Catanzaro.   Chiacchierata iniziale, per conoscerci […]

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Come ristrutturare, come riaprire  e aumentare la clientela di un bar chiuso da tempo, vediamo un caso pratico a Catanzaro.

 

Chiacchierata iniziale, per conoscerci fra partecipanti e trainers, in uno dei nostri corsi barista. A raccontarsi, fra gli altri partecipanti, è Antonio Mancuso, un simpatico ragazzo calabrese che ci parla di come abbia recentemente ristrutturato e riaperto un suo bar a Catanzaro Sala. Sapendo quanto i nostri lettori siano (giustamente) affamati di casi pratici come questi, abbiamo provato, a fine corso, a capirne qualcosa di più.

D. Antonio, come era il bar che avevi rilevato?

R. Si trattava di un vecchio bar nel quartiere di Catanzaro Sala, il quartiere che ospita la vecchia stazione ferroviaria, con diverse aree produttive e non lontano dall’università. Il bar, che quando era aperto vendeva circa 1kg di caffè al giorno (trovate  il rapporto fra caffè venduto e incasso in questo post). Il bar era però chiuso da oltre 6 mesi e non aveva di fatto più clientela.

interno bar

L’interno del bar prima della ristrutturazione

interno bar verso esterno

Un dettaglio verso l’esterno.

D. Come siete intervenuti nella ristrutturazione?

R. Per quanto non troppo maltenuto il bar era buio e, come dire, un po’ fuori moda. Per cambiarne l’immagine siamo intervenuti non stravolgendolo, ma rendendolo molto più pulito, sia nell’arredamento che nei colori, aggiungendo punti luce ma anche cercando di “catturare” di più la luce dall’esterno. Spero che le foto che accompagnano questo post rendano l’idea del nostro intervento meglio delle mie parole.

D. I lavori sono stati complessi, anche dal punto di vista burocratico?

R. Non particolarmente. A livello burocratico ci siamo affidati ad un professionista, un perito che in una quindicina di giorni è riuscito a preparare tutti il necessario per presentare la SCIA di inizio lavori. La ristrutturazione stessa è durata un mese, ripartendo dall’impianto elettrico e dalla sistemazione degli scarichi. Ho inoltre allargato il magazzino e strutturato diversamente la sala per sistemare i tavolini.

bar rinnovato

Il bar rinnovato

interno bar verso esterno

Una vista verso l’esterno del nuovo bar

D. E, dall’apertura? Come sta andando? 

R. Ad oggi abbiamo aperto solo da dieci giorni (e io riesco ad essere a Firenze per il corso e per una vacanzina!) ma del locale siamo soddisfatti, al momento facciamo circa un chilo e duecento grammi di caffè; poco più della vecchia gestione, ma è da calcolare che il locale è stato chiuso per mesi, e noi siamo appena partiti! Puntiamo inoltre sulla pasticceria, e abbiamo un accordo con un laboratorio molto rinomato, così come per il pane, altro nostro punto di forza!

D. E se volessimo venirvi a trovare?

R. Certo, siamo in Viale degli Angioini, 83 a Catanzaro, il Caffè del Viale.

 

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6 Elementi Fondamentali per Ristrutturare il Bancone di un Bar https://aprireunbar.com/2017/02/20/intervista-frigomeccanica-e-intervista-su-retrobanco/ https://aprireunbar.com/2017/02/20/intervista-frigomeccanica-e-intervista-su-retrobanco/#comments Mon, 20 Feb 2017 07:32:34 +0000 http://aprireunbar.com/?p=11883 Da un tecnico del settore una serie di consigli preziosi per chi deve costruire, abbellire, modificare, ristrutturare o rivestire il bancone di un bar   […]

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Da un tecnico del settore una serie di consigli preziosi per chi deve costruire, abbellire, modificare, ristrutturare o rivestire il bancone di un bar

 

Come ristrutturare un banco bar o panificio?

Come ristrutturare un banco bar o panificio? Una grande vetrina drop-in creata da Frigomeccanica

All’estero il bancone di un bar si riduce spesso ad una “stazione di servizio” in cui il cliente ordina e paga per poi portarsi via, al tavolo o per strada, il proprio cappuccino. In Italia, caso quasi unico al mondo, il bancone è il vero centro di riferimento del bar, quello in cui i clienti si accalcano per ordinare e per consumare. Questo aspetto “sociale” va tenuto presente quando si pensa alla costruzione.
Nel momento in cui eleggiamo il bancone del bar come punto di riferimento di tutto il locale, capiamo come per questo sarà decisivo avere i giusti spazi espositivi, le giuste vetrine e la giusta altezza. Inoltre, più importante che mai, dovremo calcolare che sarà sottoposto ad una intensa usura

MODIFICARE E RISTRUTTURARE LA VETRINA DEL BANCO BAR

Un progetto di ristrutturazione di una vetrina, dal sito AllForFood

Un progetto di ristrutturazione di una vetrina, dal sito AllForFood

La vetrina della pasticceria, dei panini e del food in generale è l’ elemento fondamentale del bancone, quello su cui, secondo alcuni studi americani, si focalizza la maggiore attenzione del cliente, fin dall’esterno (avete letto il nostro post sulla location ideale?). La vetrina può essere calda (di solito per la pasticceria della mattina o per i piatti caldi del pranzo) fredda (per gli alimenti, come panini, che al freddo si conservano meglio) o neutra. Negli ultimi tempi una azienda come Frigomeccanica ha lanciato anche vetrine che si possono regolare dal freddo al caldo a seconda del momento della giornata e del tipo di preparazioni che vi si espone.

Se abbiamo rilevato un bar, e stiamo pensando ad una ristrutturazione, possiamo pensare ad un tipo di vetrina molto in linea con le attuali tendenze, le “drop in” (vedete la foto che accompagna l’articolo) quelle incassate nella struttura stessa del banco, quelle, in pratica, dove il cliente prende il caffè sul vetro stesso della vetrina. Per quello che riguarda le dimensioni, esse possono variare da un metro ad un metro e mezzo per un bar non specializzato, fino a tre metri e più (fino a 8/10 metri) nelle pasticcerie “alto vendenti”. Bisogna pensare che questo tipo di vetrine “drop in” hanno una superficie di esposizione ridotta rispetto alle classiche vetrine (non hanno gli scaffali) e quindi, se installate in pasticcerie che vendono molto, dovranno essere ragionati con personale che “ricarica” spesso la vetrina di pasticceria e pezzi salati.

IL CONSUMO DI CORRENTE ELETTRICA DEL BANCONE E DELLA VETRINA DA BAR

La vetrina di una gelateria, può avere consumi di energia elettrica molto elevati

Al consumo, allo assorbimento di energia elettrica da parte delle attrezzature da bar abbiamo dedicato un articolo molto completo in questa pagina. Da questo post possiamo desumere come, al di la delle attrezzature che vi appoggiamo sopra (macchina da caffè, macinino etc.) il consumo del banco frigo stesso non è molto alto, intorno a 0,5/0,7 Kw.

Invece, quando s’installa una vetrina nel nostro bar o quando si valuta la vecchia vetrina di un bar che stiamo ristrutturando, stiamo attenti alla motorizzazione, alla potenza del motore che la riscalda o la raffredda. Due consigli al volo

  • La potenza dovrebbe essere adeguata alle dimensioni del frigo, a volte infatti si cerca di risparmiare mettendo vetrine grandi e motori piccoli, che soffriranno molto e avranno vita breve, nello sforzo di riuscire a tenere in temperatura una vetrina smisurata.
  • Occhio alla coibentazione, se è di cattiva qualità o molto usurata farà fatica a tenere a regime la temperatura, e consumerà moltissimo.

I consumi di una vetrina non sono enormi, a consumare molto sono le vetrine dei banchi da gelateria, a temperatura fortemente negativa, che possono arrivare a consumare fino a 2,5/3 KW.

RIMODERNARE LA BOTTIGLIERIA SUL RETROBANCO DEL BAR

Una grande bottiglieria per un bar prestigioso. Dal sito tripadvisor.

La scaffalatura alle spalle del banco, la bottiglieria appunto, è un classicissimo elemento del bar italiano. All’estero la divisione fra “coffee shop” (locali diurni che si occupano soprattutto di caffetteria) e bar o “American bar” (locali dove si bevono alcolici e si fa miscelazione) rende questo tipo di arredo meno consueto. Esso è spesso sostituito, negli American bar, da “gradini” dove trovano posto le bottiglie. Questa tendenza si sta facendo strada anche in Italia, e la struttura, la scaffalatura della bottiglieria si fa più rara nei nuovi bar. Anche per ragioni di risparmio, si tende a sostituirla con semplici mensole fissate alle pareti.

IDEE PER BANCONE BAR “VECCHIO STILE”: I “CANNOTTI”

I cannotti del banco bar…

Nei banconi di una volta i cannotti erano i buchi del banco dove si infilavano le bottiglie di cedrata o di vermouth per tenerle in fresco. Questi elementi sono però quasi scomparsi, sia perché non visti di buon occhio dal punto di vista igienico (ma da quello che ne sappiamo non sono vietati) sia perché possono diventare un ingombro su uno spazio di lavoro che più è libero meglio è. Nei banchi moderni i cannotti vengono sostituiti da cassetti refrigerati, che ormai si trovano anche in versione alta, capace di contenere anche bottiglie molto alte, come le bottiglie di bibite in plastica da due litri.

COME RIVESTIRE IL BANCONE DI UN BAR (CON POCHI SOLDI…)

Non sempre modificare vuol dire buttar via e ricostruire. Se il bancone del bar che abbiamo comprato è in decenti condizioni e come struttura ci piace abbastanza, possiamo decidere di rivestirlo. In questo caso la spesa si abbasserà di moltissimo e le idee non mancano, visto che molte aziende si sono sbizzarrite, rivestendo banconi grezzi con materiali di recupero, tappi di sughero segati a metà, vecchie cornici e altro, fino ad arrivare all’idea dei banconi rivestiti da pellicole adesive, che vedemmo tempo fa nella video intervista che trovate qui sotto:

 

RIMODERNARE IL BANCONE DEL BAR CON IL FAI DA TE?

Dopo quel che abbiamo detto qui sopra, perché non rimodernare il proprio banco da soli, con un bel lavoro di bricolage? Per farlo sono necessari:

  • Passione per il fai da te
  • Un po’ di attrezzature e senso del lavoro manuale
  • Un sacco di idee e creatività!

Di quest’ultimo elemento poi non ne serve nemmeno troppa, visto tutti gli spunti che ci arrivano dal mondo dei locali. Basta pensare a quelli, semplicissimi e molto comuni all’estero, costruiti con i pallet…

Un banco bar di tavole di legno, davvero di campagna!

Un banco bar di tavole di legno, davvero di campagna!

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Inverno? Una Coperta Calda sui Tavoli Esterni del Locale… https://aprireunbar.com/2017/02/09/inverno-una-coperta-calda-sui-tavoli-esterni-del-locale/ https://aprireunbar.com/2017/02/09/inverno-una-coperta-calda-sui-tavoli-esterni-del-locale/#respond Thu, 09 Feb 2017 07:40:23 +0000 http://aprireunbar.com/?p=11709 Una idea per dare più appeal allo spazio esterno del nostro tavolo anche d’inverno? Mettiamo delle coperte sulle sedie, a disposizione dei clienti…   Il […]

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Una idea per dare più appeal allo spazio esterno del nostro tavolo anche d’inverno? Mettiamo delle coperte sulle sedie, a disposizione dei clienti…

 

Perfino Ikea propone le coperte per i tavoli esterni di un ristorante...

Perfino Ikea propone le coperte per i tavoli esterni di un ristorante…

Il calendario ci dice che siamo nei giorni più freddi dell’anno, quelli in cui si usano meno i tavoli esterni del nostro locale. Magari siamo anche stati bravi a sistemarli in modo che siano fruibili anche d’inverno, chiudendo la nostra struttura con vetri o plexiglass (come vedevamo nel reportage completo sui tavoli all’esterno che trovate qui) e mettendoci dentro dei “funghi” da riscaldamento; nonostante ciò, i nostri clienti preferiscono accalcarsi dentro, per godere del tepore garantito dal “chiuso”.

Eppure per tutti noi, più o meno, arriva il momento di godersi il piacere dell’inverno e del suo freddo vivificante. Magari l’occasione è una passeggiata sulla spiaggia, oppure una camminata fra le foglie secche del bosco, con un panino mangiato fra guance rosse e nasini intirizziti, ma con il piacere di godersi le atmosfere che solo l’inverno sa dare. Come rendere queste sensazioni anche nel nostro bar e permettere ai nostri clienti di usare lo spazio esterno del bar anche d’inverno?

Nei paesi nordici sono tantissimi i clienti che, al primo raggio di pallido sole, affollano i tavoli esterni dei caffè o dei biergarten, vero che sono più abituati di noi mediterranei, ma anche vero che spesso gli scandinavi e i tedeschi si coprono le gambe con calde coperte e plaid, come in un delizioso pic-nic. Anche alcuni locali italiani hanno copiato questa bella idea. Le coperte che potremmo mettere sulle sedie esterne potrebbero essere calde ma non troppo costose (faranno una vita dura) e facilmente lavabili (la cioccolata calda le macchierà rapidamente) in questo senso il pile potrebbe offrire il miglior rapporto tepore/prezzo. Potrebbero avere un gancio, un occhiello che le lega alla sedia (giusto per non farne sparire troppe) , e infine dovrebbero avere una impressione “chiotta” calda e piacevole, che inviti davvero il nostro cliente a gustarsi uno scampolo di inverno, esattamente come un cartoccio di caldarroste.

Un locale in Norvegia, dove il freddo è tanto, e il fascino dell'inverno anche...

Un locale in Norvegia, dove il freddo è tanto, e il fascino dell’inverno anche…

 

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