APRIRE UN BAR A VARESE
24 Novembre 2010
BAR A TORINO. IL CAFFÉ AL BICERIN
6 Dicembre 2010

VALUTARE LA RICHIESTA PER L’ACQUISTO DI UN BAR

Comprare un bar impone, fra i primi elementi di riflessione, di valutare se il costo richiesto è congruo o no agli incassi e agli utili. Vediamo in questo post quali sono gli elementi da valutare.

CARTELLO_VENDESIOggi, come nei giornali seri, vorrei prendere spunto da una lettrice che ci scrive pensando di prendere in gestione un bar, credo, ad Alessandria. Il commento, di cui mi permetto di prendere uno stralcio, dice:

Il bar è abbastanza centrale… è piccolo – circa 20 mq + una stanzetta di sopra, che viene usata per la preparazione dei panini e come magazzino, l’arredamento (poco) è in buono stato… il bancone ha 2-3 anni di vita.

Questo bar esiste da più di 20 anni. Gli attuali proprietari lo hanno rilevato 10 mesi fa, il bar era chiuso da circa 6 mesi. La richiesta del prezzo di acquisto era di  60.000-65.000 euro ma siamo arrivati a 50.000

Se non riuscissi a far aumentare gli incassi? Recupererei mi i soldi investiti?

Il punto della richiesta è quindi capire se la cifra richiesta per comprare un locale è congrua o no, una valutazione sempre molto difficile.

I prezzi dei locali, come di tutto quello che esiste, da un libro a un litro di latte, non sono “giusti o ingiusti” ma dipendono dal mercato. Anche a parità di incasso un locale in una grande città può costare più di uno in un paesino. I prezzi li fa quindi il mercato, e non sempre è possibile avere una risposta matematica alla congruità del prezzo: magari un locale con un prezzo più alto ci permetterà un bel lavoro e un bello stipendio.

Per capire se il prezzo che ci viene chiesto per un locale può renderlo un affare possiamo fare due tipi di analisi: una sul mercato e uno sulle nostre possibilità.

Quella sul mercato vuol dire andare in giro e chiedere: il prezzo di vendita e l’incasso. NON fate conto su quello che potreste fare voi per aumentare l’incasso, state pagando l’avviamento che c’è adesso, quello maturato fino alla vendita, quello futuro starà solo alla vostra bravura crearlo.

Alla fine del vostro giro avrete un’idea dei migliori rapporti fra incasso e prezzo richiesto, ma attenzione, non sempre ad un incasso alto corrisponde un incasso alto.

Per capire la differenza fra incasso e guadagno sarà necessario compilare un business plan, che ci permetterà di focalizzare anche il secondo punto, l’analisi sulle nostre possibilità.

Per comprare il bar probabilmente non saranno sufficienti i nostri risparmi,  ci servirà un finanziamento. Facendo un business plan (elemento fondamentale che studiamo bene durante i nostri corsi di gestione bar) capiremo quali saranno  i nostri incassi e le nostre spese e in base a quello potremo valutare quanto alta sarà la rata che potremo permetterci di pagare, se capiamo che la nostra attività non sarà in grado di coprire la rata del finanziamento molliamo subito, sarebbe una situazione asfissiante e pericolosa.

Se la cifra e il locale reggono all’analisi, da quel momento diventerà una questione di contrattazione; qualche consiglio per gestirla al meglio lo trovate qui!

3 Comments

  1. lorenzo ha detto:

    ciao,

    volevo un parere su un bar nel centro storico di pisa che fa colazioni pranzi aperitivi e dopo cena, clientela studenti e turisti.

    l’attività di per se non ha grande valore le attrezzature sono datate ma tenute bene quindi è possibile tenerle ed andare avanti con quello che c’è.

    il problema è che dai bilanci è sempre stata dichiarata perdita di gestione e la cosa un po’ spaventa. il titolare dice che va sui 10 kg. di caffè a settimana con un fatturato annuo di 220K il bar lavora molto con aperitivi e dopo cena. La cosa che alletta oltre alla posizione è il volume di acquisti per materie prime che si aggirano sui 70, 80,90 mila euro. mi chiede 230 mila cosa ne pensate?

  2. […] quindi importante considerare, al di là dell’investimento iniziale (cui abbiamo dedicato post come questo) se saremo in grado di reggere poi il peso delle rate da pagare, per il finanziamento e/o magari, […]

  3. Marv ha detto:

    Ciao,ho l’opportunità di partecipare a un bando per un bar al porto del mio paese sul lago,ovviamente va ad asta,la base è di 30000 euro ma so di per certo che la precedente aggiudicazione è stata di circa 60000 (da versare ogni anno a rate),parlando in giro ho sentito di incassi intorno ai 700000 euro l’anno. Credi che ci sia un buon margine di guadagno mettendo in conto che l’offerta è da dare ogni anno per un bar di circa 70 mq e un plateatico di 100 mq circa,e soprattutto fino a che punto mi converrebbe spingermi con l’offerta considerando tutto?
    Grazie mille!

Rispondi a Marv Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.